domenica 17 novembre 2013

Canapa: La pianta miracolosa!

La fibra di canapa è di qualità nettamente superiore a quella di legno e servono molte meno sostanze chimiche caustiche per produrre carta dalla canapa che dagli alberi. La carta di canapa non ingiallisce ed ha una durata molto lunga. In una stagione la pianta diventa rapidamente adulta, mentre gli alberi hanno bisogno di una vita intera…
 
TUTTI I PRODOTTI DI PLASTICA DOVREBBERO ESSERE DERIVATI DALL’OLIO DI SEMI DI CANAPA

La plastica di canapa è biodegradabile! Col tempo si distruggerebbe e non danneggerebbe l’ambiente. Le materie sintetiche a base di petrolio, quelle che conosciamo noi, contribuiscono a rovinare la natura perché non si distruggono, e provocheranno gravi danni in futuro. I processi di produzione dei numerosi tipi di plastiche naturali di canapa non rovineranno i fiumi come hanno fatto la Dupont e altre società petrolchimiche. L’ecologia non si integra coi piani dell’industria petrolifera e con la macchina politica. I prodotti di canapa sono sicuri e naturali.

 
LE MEDICINE DOVREBBERO ESSERE PRODOTTE CON LA CANAPA
Dovremmo tornare ai tempi di quando l’AMA appoggiava le cure a base di canapa. La ‘MARIJUANA medicinale’ è distribuita legalmente solo ad un ristrettissimo gruppo di persone, mentre gli altri sono serrati nella morsa di un sistema che fa affidamento sulle sostanze chimiche. La canapa porta solo beneficio al corpo umano. 


LA FAME NEL MONDO POTREBBE FINIRE
Dalla canapa si possono ricavare molte varietà di cibi. I semi contengono una delle fonti maggiori di proteine in natura. INOLTRE: contiene due acidi grassi essenziali che ripuliscono il corpo dal colesterolo e che non si trovano altrove in natura! Il consumo di semi di canapa è la cosa migliore che si possa fare per il proprio corpo. Mangiate semi di canapa crudi.

 
I VESTITI DOVREBBERO ESSERE FATTI DI CANAPA
Gli abiti di canapa sono estremamente resistenti e duraturi nel tempo. I vestiti di canapa potrebbero essere passati ai propri nipotini. Oggi esistono società americane che producono vestiti di canapa, di solito con il 50% di questa fibra, ma le fabbriche di canapa dovrebbero essere dappertutto, e invece sono quasi sempre clandestine. Non si può fare pubblicità dei prodotti superiori di canapa sulla televisione fascista. Il Kentucky, che una volta era il primo stato produttore di canapa, ha PROIBITO DI INDOSSARE abiti di canapa! Rendiamoci conto: si può finire in galera per aver indossato dei jeans di buona qualità!




Il mondo è impazzito… ma questo non significa che bisogna far parte dei pazzi. Uniamoci e diffondiamo le informazioni. Raccontiamo a tutti la verità, compresi i nostri bambini. Usiamo prodotti di canapa ed eliminiamo la parola ‘MARIUANA’, diventando consapevoli della storia della sua nascita. Rendiamo politically incorrect pronunciare o stampare la parola M. Combattiamo la propaganda (creata per favorire i piani dei super ricchi) e le menzogne. In futuro dovremo usare la canapa perché abbiamo bisogno di una fonte di energia pulita per salvare il nostro pianeta. 
INDUSTRIALIZZIAMO LA CANAPA!
Le società produttrici di liquori, tabacco e petrolio finanziano con milioni di dollari al giorno la Partnership for a Drug-Free America ed altre istituzioni simili. Tutti noi abbiamo visto le loro pubblicità. Ora il loro motto è diventato: ‘È più pericolosa di quanto si creda.’ Le bugie delle potenti corporation, che iniziarono con Hearst, sono vive e vegete ancora oggi.

 
Il lavaggio del cervello continua. Ora le pubblicità dicono: Chi compra uno spinello contribuisce agli omicidi e alle guerre tra bande. L’ultima campagna contro la canapa dichiara: Chi compra uno spinello… promuove il TERRORISMO! Il nuovo nemico (il terrorismo) ha spianato la strada al lavaggio del cervello in qualsiasi maniera che LORO reputino appropriata.
 
Esiste solo un nemico e sono quelle care persone alle quali pagate le tasse: i guerrafondai e i distruttori della natura. Attraverso i vostri finanziamenti stanno uccidendo il mondo proprio davanti ai vostri occhi.  
MEZZO MILIONE DI MORTI ALL’ANNO A CAUSA DEL TABACCO. MEZZO MILIONE DI MORTI ALL’ANNO A CAUSA DELL’ALCOL.


L’ingestione del THC, il principio attivo della canapa ha un effetto positivo e migliora l’asma e il glaucoma. Uno spinello tende ad alleviare la nausea causata dalla chemioterapia. Con la canapa viene fame. È un modo di essere sano.

 
È una pianta ALIENA.
 
Ci sono dimostrazioni fisiche che la canapa non è come le altre piante di questo pianeta. Si potrebbe concludere che sia stata portata qui a beneficio dell’umanità. La canapa infatti è l’UNICA pianta in cui i maschi e le femmine hanno un aspetto molto diverso, fisicamente! In ambito vegetale nessuno parla di maschi e di femmine, perché le piante non mostrano il loro sesso, ad eccezione della canapa. Per determinare il sesso di una qualsiasi pianta Terrestre normale bisogna guardare all’interno, nel suo DNA. Un filo d’erba maschile ha lo stesso aspetto fisico di un filo d’erba femminile. La pianta di canapa ha un’intensa sessualità.
 
LA CANAPA È ILLEGALE PERCHÈ I MILIARDARI VOGLIONO RIMANERE MILIARDARI!
fonte: http://laviadiuscita.net/canapa-la-pianta-miracolosa/#more-5590

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Cannabis come cura alla Sclerosi Multipla: la ricerca della Tel Aviv University

cannabis cura sclerosi multipla - laviadiuscita.net

I ricercatori della Tel Aviv University (TAU) hanno scoperto che alcuni composti, presenti nella pianta di cannabis, potrebbero combattere e impedire l’infiammazione cerebrale e nel midollo spinale, collegata alla Sclerosi Multipla…

Avevamo già parlato di altri studi condotti a Los Angeles, o a Madrid, inerenti l’azione chemioterapica di alcuni elementi presenti nella cannabis e della loro capacità di uccidere le cellule malate, proteggendo quelle sane.

A Tel Aviv, invece, il team di ricerca ha cercato di capire se le note proprietà antinfiammatorie di CBD e THC potressero essere applicate anche al trattamento dell’infiammazione associata con la SM. E i risultati dello studio sono stati rincuoranti.

La sclerosi multipla è una malattia infiammatoria in cui il sistema immunitario attacca il sistema nervoso. Il risultato può essere una debilitazione a livello motorio, fisico e, in alcuni casi, problemi cognitivi. Ancora poco si sa, però, sia su ciò che scatena questa malattia, sia come trattarla.

Secondo Kozela, la dottoressa che assieme ad altri colleghi ha portato avanti lo studio alla Tel Aviv University, “l’infiammazione è parte della risposta immunitaria naturale dell’organismo, ma in casi come la Sclerosi Multipla, sfugge di mano. Il nostro studio esamina come i composti isolati dalla marijuana possono essere utilizzati per regolare l’infiammazione e proteggere il sistema nervoso e le sue funzioni.”

Già in un precedente studio, la dott.ssa Kozela e i suoi colleghi avevano dimostrato che il cannabidiolo (CBD), un metabolita presente nella cannabis, fosse in grado di trattare i sintomi di malattie simili alla sclerosi multipla, impedendo alle cellule immunitarie di trasformarsi e attaccare le cellule nervose nel midollo spinale.

È proprio da lì che i ricercatori hanno fatto partire le indagini inerenti al nuovo studio, cercando di osservare se le note proprietà antinfiammatorie di CBD e THC (tetraidrocannabinolo), un altro composto abbondantemente presente nella cannabis, potevano essere applicate anche alle infiammazioni associate alla malattia della Sclerosi Multipla.

I risultati dello studio, pubblicati sul Journal of Pharmacology Neuroimmune, mostrano che le cellule immunitarie implicate nel danneggiamento specifico del cervello e del midollo spinale, sia che venissero trattate con il cannabidiolo che con il tetraidrocannabinolo, producevano meno molecole infiammatorie, in particolare una chiamata interleuchina 17 (o IL-17), in grado di raggiungere e danneggiare il cervello e il midollo spinale.

Secondo i ricercatori, sono sicuramente necessarie ulteriori ricerche per dimostrare l’efficacia dei cannabinoidi nel trattamento della Sclerosi Multipla, ma ci sarebbero comunque motivi di speranza.

“Quando viene utilizzata con saggezza, la cannabis ha un potenziale enorme. Stiamo solo cominciando a capire come funziona” ha affermato Kozela.

Ancora oggi, infatti, è difficile far passare per buoni, nell’opinione pubblica, degli studi scientifici che comunque attestino l’effetto curativo dei componenti presenti all’interno della cannabis.

Qualcosa, però, comincia a muoversi.

Il 23 febbraio, ad esempio, è entrato in vigore un decreto (G.U., n. 33 dell’8.2.2013), che inserisce in Tabella II, sez. B, dell’attuale normativa sugli usi terapeutici delle sostanze psicoattive sottoposte a controllo, i “medicinali di origine vegetale a base di cannabis”. Anche se l’Italia continua ad essere molto più indietro di altri Paesi riguardo questa tematica.

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