giovedì 26 aprile 2012

Carichiamo i ricordi di storie fantastiche e irreali, forse perchè troppo pesanti da lasciarli liberamente fluire lungo la strada della Vita. (mirko torelli)

INCAPACITÀ DI ADATTARSI ALLA REALTÀ

Spesso leggiamo o ascoltiamo notizie sulle stragi del sabato sera, ormai siamo abituati, guardiamo anche con un leggero distacco le foto scattate su carcasse di auto, schiantate nella notte. Una tragedia dietro l'altra che continuiamo ad ingoiare come fossimo di fronte a telefilm americani, quelli che passavano una volta a settimana,  salvo risvegliarsi perché a smettere di battere è stato il cuore del figlio di un nostro amico. Pensate, i suicidi giovanili appaiono difficilmente in prima pagina, nonostante ci sia stato un aumento considerevole negli ultimi anni, quasi un voler nascondere questa immensa sciagura, non ad altri, ma a noi stessi. Secondo alcuni studi discutibili pare che i giovani a rischio siano quasi il 4%, una cifra considerevole, una cifra capace di farci sentire  impotenti, proprio per questo il silenzio intorno è colpevole. Parlando di cifre diciamo che, in Italia, su 10 milioni di giovani, 400 mila sono a rischio, parliamo di età compresa dagli 11 anni 30, se a questa cifra aggiungiamo il colore nero del sabato sera, spero di farvi almeno paura. L'incapacità di adattarsi alla realtà è il male che sottrae parte della gioventù alla collettività, uno scenario squallido, posto innanzi a noi in modo quasi dissacrante, alla fine la morte diventa solo come nuova notizia. L'allarme non viene nemmeno attivato, non siamo neanche in preallarme, non siamo nemmeno coscienti dei rischi con  cui  questa generazione dovrà fare i conti. Questo silenzio è il vero muro  che ci separa dai giovani, non voler guardare in faccia la realtà è il modo peggiore per interagire con essi, bisognerebbe educare ogni genitori alla comunicazione. Le affermazioni fatte da alcuni agiatissimi privilegiati politici nelle università italiane, mettono in risalto il distacco totale, nel caso avessimo il dubbio, alla sensibilità giovanile. L'insoddisfazione di cui rischiano di ammalarsi i nostri ragazzi è figlia dell'insoddisfazione dei genitori a non vederli trionfanti, il desiderio di vederli superiori, o, magari, dei robot da preparare per la guerra quotidiana.
Sempre più spesso sono i figli a capire i difetti dei genitori, mentre i genitori sono sempre più convinti di conoscerli bene, non per quello che sono, ma per quello che vorremmo fossero.
Una mia amica maestra racconta spesso di come i genitori rimangono sorpresi di fronte ad una ragazzata compiuta dal figlio e dice: -i genitori sono  diffidenti verso noi insegnanti quando mettiamo in risalto un malumore o un'azione poco gratificante del figlio-.
Mi ricordo che per me fu davvero diverso, mio padre pensava sempre fossi io il peggiore, quindi prima di conoscere i fatti, ero già preso di mira, non era un pregiudizio, mi conosceva bene e non si sarebbe mai sorpreso di qualsiasi ragazzata commettessi.
Pensiamo siano fortunati perché hanno tutto, forse proprio questo è il problema, alla fine non hanno niente, li avviamo noi verso l'insoddisfazione perenne, li educhiamo a non prendersi responsabilità. Incapacità di adattarsi alla realtà entra anche attraverso il mondo dorato che pensiamo di avergli costruito intorno,  i genitori dovrebbero essere angeli custodi capaci di dire no quando è giusto, capaci di ascoltare.
Non viviamo noi la vita dei nostri figli, qualcuno dovrebbe ricordarcelo, ogni volta che ci imponiamo o ci sbrachiamo  dobbiamo chiederci -lo faccio per il suo bene o per stare tranquillo io?-
L'incapacità di adattarsi alla realtà potrebbe lasciare segni indelebili, vigiliamo prima di dover fare i conti con il tempo mai domato.

(Antonio Recanatini)





Oscar Wilde - vita e opere -Biografia

Bibliografia: Oscar Wilde
Poems (1881)
The portrait of Mr W.H. (1887)
The happy prince (1888)
The house of pomegranates (1891)
Lord Arthur Savile's crime (1891)
Intentions (1891)
The soul of man under socialism (1891)
The picture of Dorian Gray (1891)
Lady Windermere's fan (1892)
An ideal husband (1895)
The importance of being Earnest (1895)
Salomé (dramma, 1896)
De profundis (pubbl.1905)
The ballad of Reading Gaol (1898)

fonte: www.girodivite.it/antenati  - an open content project

mercoledì 25 aprile 2012

La disinformazione continua: chi crede veramente che una "pillola, anche se naturale" sia solo portatrice di benefici ed esente da rischi ed effetti collaterali?


 Mentre, giustamente, le case farmaceutiche continuano a cavalcare l'onda alla ricerca della naturalità - dopo Klaira infatti sarà presto disponibile in Italia  Zoely, un'altra pillola "naturale" - i media continuano nella loro opera di disinformazione.
Largamente decantata dai media, in Zoely ritroviamo un po' le stesse caratteristiche presentate per Klaira e cioèriduzione del flusso abbondante, rispetto per i parametri lipidici, della coagulazione e del metabolismo lipidico. Zoely (conosciuta anche come Nomac/E2), secondo i produttori è la soluzione per chi chiede un prodotto che risponda alle proprie esigenze in modo più naturale". Infatti, l'estrogeno utilizzato come principio attivo di Zoely è il 17 ß-estradiolo, naturalmente prodotto dalle ovaie.
Naturale è sempre sinonimo di benefico?
Leggendo la presentazione che i media propongono, ci si accorge subito del fatto che le informazioni vengono fornite parzialmente. Zoely, infatti, è presentata come la "pillola amica"  o "alleata del benessere della donna"  dai molteplici benefici, ma gli effetti collaterali vengono assolutamente ignorati. Trattandosi pur sempre di un farmaco, come tale, comporta sì dei benefici ma presenta contemporaneamente dei rischi e delle controindicazioni che, infatti, ritroviamo elencati nel foglietto illustrativo.
Scopriamo, così, come riportato nel paragrafo "Controindicazioni" del foglietto illustrativo, che gli effetti epidemiologici del 17 ß-estradiolo sono ancora sconosciuti e che, quindi, vengono automaticamente presi per buoni gli effetti, le avvertenze e le controindicazioni dei contraccettivi combinati tradizionali. Ma, secondo il CHMP (Il Comitato per i Prodotti Medicinali ad Uso Umano) i benefici superano i rischi  ed è stata rilasciata l'autorizzazione al commercio.  
D'altra parte la cosa importante e che conta è che stiamo parlando di un farmaco che ha come effetto quello di provocare un'alterazione del delicato equilibrio ormonale della donna, e che dovrebbe essere presentato per quello che è veramente, a prescindere dal fatto che sia naturale e testato, oppure non completamente. 
Ma, allora, perchè ci arriva un'informazione parziale e distorta?
Perchè nell'informazione si evita intenzionalmente di parlare dei possibili effetti collaterali?
Il nostro dovere è informarci e pretendere chiarezza e rispetto!
In questo momento, c'è una ragazza di quindici anni, "Giulia", che è in coma da un anno a causa di una pillola di nuova generazione prescrittale per curare l'ovaio micropolicistico. Una pillola definita, dagli stessi media che decantano Zoely, come innocua, leggera, benefica...(vedi fonti in basso)
E, come "Giulia", sono moltissime le ragazze che hanno dovuto
subire sulla loro pelle, che hanno dovuto sacrificare la loro giovinezza in nome di un'informazione parziale o fuorviante. 


sabato 21 aprile 2012

ESM e Goldman Sachs: il colpo di stato finanziario a danno di tutti!

 FONTE Nel settembre 2008, Henry Paulson, ex CEO di Goldman Sachs, è riuscito a estorcere 700 miliardi di dollari per il salvataggio delle banche. Ma per riuscirci ha dovuto minacciare il collasso dell'intero sistema finanziario globale e l'imposizione della legge marziale in usa. Paulson  fece addirittura appello per un fondo di salvataggio permanente, il Troubled Asset Relief Program, TARP  ma si oppose il Congresso degli stati uniti e in definiva fu respinto .Nel dicembre 2011, presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, ex vicepresidente della Goldman Sachs Europa, era in grado di approvare un piano di salvataggio 500 miliardi di euro per le banche europee senza chiedere il permesso a nessuno. E nel gennaio 2012, un programma di finanziamento permanente di salvataggio chiamato Meccanismo europeo di stabilità (ESM) era stata approvata nel cuore della notte senza essere minimamente denunciato dalla stampa del vecchio continente. L' ESM impone un debito senza fine per governi degli Stati membri dell'Unione europea, mettendo i contribuenti europei un cappio grazie all' ESM   aegli eurocrati (NdA gestiti da chi sappiamo).
Il Colpo di stato dei banchieri ha trionfato in Europa, apparentemente senza lotta. L'ESM è supportata dai governi della zona euro, i loro creditori, e "il mercato" segue a ruota, perché significa che gli investitori possono continuare a comprare (speculare) sul debito dei paesi dell'Unione Europea. Tutto è sacrificato alle esigenze dei creditori, perché dove altro può essere il denaro che tiene in scacco con debiti paralizzanti i governi dell'Eurozona? C'è un'altra alternativa alla schiavitù del debito alle banche. Ma prima diamo uno sguardo più da vicino il ventre nefasto del MSE e silenziosa acquisizione di Goldman della BCE. . . .


Il lato oscuro del ESM

L'ESM è una struttura permanente di salvataggio del previsto per sostituire la temporanea Fondo europeo di stabilità finanziaria per  Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria, non appena gli Stati membri che rappresentano il 90% degli impegni finanziari l'avranno ratificata, qualcosa che dovrebbe accadere nel luglio 2012. A dicembre 2011 il video youtube dal titolo "La verità sconvolgente del collasso in corso Unione europea" , originariamente pubblicato in tedesco, dà uno sguardo rivelatore al ESM che vale la pena citare:


L'UE sta progettando un nuovo trattato chiamato Meccanismo europeo di stabilità, o ESM: un trattato di debito. . . . Il capitale sociale autorizzato è di 700 miliardi di euro. Domanda: perché 700 miliardi? [Probabile risposta: semplicemente imitato 700 miliardi di dollari al Congresso americano comprato in nel 2008.]. . .

[Articolo 9]: ". . . I membri ESM irrevocabilmente e incondizionatamente impegnano a versare su richiesta qualsiasi chiamata di risoluzione del loro . . . entro sette giorni dal ricevimento di tale richiesta. ". . . Se l'ESM ha bisogno di soldi, abbiamo sette giorni per pagare. . . . Ma cosa significa "irrevocabilmente e incondizionatamente" ? Che cosa succede se abbiamo un nuovo parlamento, che non vuole trasferire il denaro alla ESM? . . . .

[Articolo 10]: "Il consiglio dei governatori può decidere di modificare il capitale autorizzato e di modificare l'articolo 8. . . di conseguenza: "Domanda.:. . . 700 miliardi è solo l'inizio? Il ESM può rifornirsi il fondo tanto quanto denaro quando vuole eogni volta che vuole? E ci sarebbe l'articolo 9,  che obbliga a pagare irrevocabilmente e incondizionatamente?

[Articolo 27, le linee 2-3]: "La ESM, i suoi beni, il finanziamento e le attività. . . godono dell'immunità da ogni forma di processo giudiziario. . . ». Domanda: Quindi il programma ESM può farci causa, ma non fare causa a loro?

[Articolo 27, linea 4]: "La proprietà, il finanziamento e le attività del ESM NON POTRA' essere oggetto di perquisizione, requisizione, confisca, espropriazione, o qualunque altra forma di sequestro, il prelievo o preclusione dal potere esecutivo, l'azione giudiziaria, amministrativa o legislativa " Domanda.:. . . i suoi mezzi che né i nostri governi, né i nostri legislatori, né una qualsiasi delle nostre leggi democratiche hanno alcun effetto sulla organizzazione ESM? Questo è un trattato piuttosto inquietante

[Articolo 30]: "l'Amministratore Delegato e membri del personale devono essere immuni da procedimenti legali in relazione ad atti da essi compiuti. . . e godono dell'inviolabilità per le loro carte e documenti ufficiali ". Domanda: Quindi chiunque sia coinvolto nel ESM è sganciato dall'essere perseguito penalmente? Essi non possono essere ritenuti responsabili per qualsiasi cosa? . . . Il trattato stabilisce una nuova organizzazione intergovernativa alla quale si sono tenuti dal trasferire i beni illimitati entro sette giorni se ne faccia richiesta, un'organizzazione che ci può citare in giudizio, ma è immune da tutte le forme di repressione e  cui anche i loro manager godono. Non ci sono revisori indipendenti e non si applicano le leggi esistenti? I governi non possono agire contro di esso? la vecchia Europa mette
bilanci nazionali nelle mani di una singola organizzazione intergovernativa  e non eletta? Quale e' il futuro dell'Europa? La nuova UE - una comunita' priva di democrazie sovrane Europa?


La Goldman Acquisisce la BCE
Lo scorso novembre, senza fanfare e senza pubblicita' della stampa, l'ex Goldman  Mario Draghi che sostituito Jean-Claude Trichet a capo della BCE. Draghi non ha perso tempo a fare per le banche ciò che la BCE ha rifiutato di fare per i suoi membri ovvero un prestito suontoso di soldi a prezzi molto convenienti.     IL Blogger francese Simon Thorpe riporta :

 

Il 21 dicembre, la BCE ha "prestato" 489 miliardi di euro alle banche europee al tasso estremamente generosa di appena l'1% in 3 anni. Dico "prestato", ma in realtà, aveva acceso le macchine da stampa. La BCE non ha soldi da prestare. Il denaro era stato inghiottito quasi istantaneamente da un totale di 523 banche. E 'pura follia. La BCE si augura che le banche faranno qualcosa di utile con esso - come prestito il denaro per i Greci, che attualmente pagano il 18% di inteessi ai mercati obbligazionari per ottenere i soldi. Ma non ci sono assolutamente senza alcun vincolo. Se le banche decidono di pagare i bonus con i soldi, va bene. Oppure potrebbere semplicemente spostare tutti i soldi ai paradisi fiscali.
A 18% di interesse, il debito raddoppia in soli quattro anni. E 'questo un gravoso onere degli interessi, che sta paralizzando la Grecia e altri paesi debitori. Thorpe propone la soluzione più ovvia:
Perché non prestare il denaro al governo greco direttamente? Oppure, per il governo portoghese, attualmente dover prendere in prestito denaro a 11,9%? O il governo ungherese, attualmente pagando 8,53%. O il governo irlandese, attualmente pagando 8,51%? O il governo italiano, che sono costretti a pagare 7,06%?

L'obiezione riguarda  l'articolo 123 del trattato di Lisbona impedisce alla BCE di prestare ai governi. ma Thorpe dice:

La mia considerazione  è che l'articolo 123 è lì per impedire ai governi eletti di abusare della banche centrali, ordinando loro di stampare moneta per finanziare la spesa eccessiva. Questo, ci viene detto, è perché la BCE deve essere indipendente dai governi. OK. Ma quello che abbiamo ora è un milione di volte peggio. La BCE è ora completamente nelle mani del settore bancario. "Vogliamo mezzo miliardo di euro a buon mercato!", Dicono. OK, nessun problema. Mario è qui per sistemare le cose e non c'è bisogno di consultare nessuno. Nel momento in cui la BCE fa l'annuncio, il denaro è già scomparso.
Almeno se la BCE stava lavorando sotto la supervisione di governi eletti, avremmo una certa influenza quando si eleggono i governi. Ma il gruppo che ora ha le mani sugli strumenti di potere sono ormai totalmente fuori controllo.

Goldman Sachs e i loro tecnocrati finanziari hanno rubato la nave europea. La democrazia è saltata fuori dalla finestra, tutto in nome di una presunta indipendenza della banca centrale dagli "abusi" dei governi. Ma il governo è il popolo , o dovrebbe esserlo. Un governo democraticamente eletto rappresenta il popolo. Gli europei sono stati ingannati nel rinunciare alla propria democrazia, per una una banda di pirati finanziari canaglia, e il resto del mondo lo segue.
Piuttosto che la ratifica del trattato  ESM, gli europei farebbero meglio a cambire l'articolo 123 del Trattato di Lisbona. Poi, la BCE potrebbe emettere credito direttamente ai suoi governi degli Stati membri. In alternativa, i governi dell'Eurozona potrebbe ristabilire la loro sovranità economica facendo rivivere le loro banche pubbliche centrali e li utilizzano per emettere il credito della nazione per il bene della nazione, in modo efficace senza interessi. Questa non è una idea nuova, ma è stato usato storicamente con ottimi risultati, ad esempio in Australia attraverso la Commonwealth Bank of Australia e in Canada attraverso la Banca del Canada .Oggi l'emissione di moneta e del credito è diventato il diritto privato di r vampiri, che la stanno usando per spremere la linfa vitale di economie. Questo diritto deve essere restituito ai governi sovrani. Di credito dovrebbe essere un servizio pubblico, erogato e gestito a beneficio del popolo.

Ellen Brown è un avvocato e presidente del Public Banking Institute, http://PublicBankingInstitute.org . In Web of Debt, il suo ultimo di undici libri, si mostra come un cartello privato ha usurpato il potere di creare denaro dal popolo stesso, e come la gente può ottenerlo indietro. I suoi siti web sono http://WebofDebt.com e http://EllenBrown.com .

La solita nota del prigioniero: Ancora una volta spunta la Goldman Sachs, una corporation finanziaria PRIVATA, viene denunciata  da articoli economici indipendenti. Dove chiaramente si dice senza mezzi termini che La sua ingerenza si e' trasformata da ingerenza a dominio globale sulle economie mondiali. Come nel precedente articolo questa e' una riprova che siamo in mano ai soliti personaggi che spremono il popolo e i governi estorcendo i soldi come farebbero i malavitosi: O fai quello che diciamo o facciamo crollare tutto! La ESM e' un altro strumento affinche' banchieri e speculatori, ci lascino in una perenne morsa. Leggetelo, pubblicate le vostre considerazioni e avvertite le persone ignare di quello che sta accadendo in Europa. Ringraziate ancora la GS e i banchieri loro amici se siete disoccupati, cassaintegrati e non avrete la pensione, se ogni giorno diventa piu' difficile per voi comprare  cibo e tirare avanti. L'annus coeptis che leggete che li favorisce e' il Dio Denaro gestito da questi signori insieme agli occulti ferrovieri che manovrano la locomotiva dietro le quinte!

giovedì 19 aprile 2012

Calearo: mai alla Camera ma non lascio Deputato Pd lancia sito "boicottacalearo"

L'ex deputato Pd: «Non mi dimetto perché con lo stipendio devo pagare il mutuo. La mia Porsche ha la targa slovacca»

ROMA - Alla Camera non ci andrò più, ma non ho alcuna intenzione di dimettermi perché con lo stipendio da parlamentare pago un «mutuo di 12mila euro». E' polemica per questa dichiarazione di Massimo Calearo, deputato di Popolo e Territorio, eletto con il Pd, per volontà dell'ex segretario Walter Veltroni, poi passato all'Api prima di approdare negli ex cosiddetti responsabili. Oggi un deputato del Pd, Guglielmo Vaccaro, ha annunciato una proposta di legge per «far decadere dal suo ruolo un deputato in casi tanto gravi» come quello dell'ex deputato Pd e il lancio, da lunedì, del sito boicottacalearo.

L'annuncio di Calearo. «Dall'inizio dell'anno alla Camera sono andato solo tre volte, anche per motivi familiari. Rimango a casa a fare l'imprenditore, invece che andare a premere un pulsante. Non serve a niente. Anzi, credo che da questo momento fino alla fine della legislatura non ci andrò più», ha detto ieri Calearo parlando a Raio 24. «Fino a novembre - ha aggiunto - mi sono divertito a fare il consulente di Berlusconi sul commercio estero, ora non servo più. È usurante andare alla Camera solo a premere un pulsante. Dimissioni? No, perché al posto mio entrerebbe uno del Pd molto di sinistra, un filo-castrista (Andrea Colasio, ndr)».

Il mutuo e la Porsche. Poi Calearo rivela: «Con lo stipendio da parlamentare pago il mutuo della casa che ho comprato, 12mila euro al mese di mutuo. È una casa molto grande...». E ancora: «La mia Porsche è targata slovacca, l'ho comprata lì perché ho un'attività in quel paese con 250 dipendenti. E poi in Slovacchia si possono scaricare tutte le spese per la vettura. In Italia no».

Le polemiche. Lucio Malan (Pdl) intima: «Calearo lavori alla Camera o si dimetta». Mentre, di fronte anche a certe parole sui gay («due uomini che si baciano mi fanno schifo»), Giancarlo Lehner (Pt) si augura il collega sia vittima di «un grappino di troppo». «Calearo dice che non andrà più alla Camera perché inutile ma che non si dimette perché deve pagare il mutuo. Mi fa rabbia e mi indigna», ha scritto su Twitter il presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti -. È per gente opportunista, egoista e senza ideali come Calearo - ha aggiunto -che l'italia rischia di affondare».

Boicottacalearo. «Ho depositato il testo di una proposta di legge che risponde all'arroganza di Calearo, per prendere in considerazione l'ipotesi di far decadere dal suo ruolo un deputato in casi tanto gravi come quello generato in queste ore», ha detto Vaccaro. «E siccome so che non può bastare solo una proposta - sostiene Vaccaro - annuncio che lunedì registrerò e attiverò a mie spese e sotto la mia personale responsabilità anche il dominio "boicottacalearo.it", con l'elenco dei clienti delle sue aziende e l'invito a non comprare i prodotti delle marche che installano componenti prodotti dalle sue industrie. A Calearo rivolgo un invito finale: dimettiti prima che la gente di buona volontà ti faccia fallire».

Gasbarra: parole ignobili, creano disgusto. «Le ignobili parole di Calearo creano disgusto e dimostrano che se la politica ha i suoi difetti, la cosiddetta società civile può toccare le punte infime, raggiunte da questo imprenditore chiamato in politica e candidato alla Camera dal Pd e purtroppo avvicinato anche dal fronte opposto»: lo dice Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl. «Le sue deliranti affermazioni - prosegue - creano danno a quanti fanno politica con passione. Auguro ogni accertamento fiscale a questo pessimo signore, che la Confindustria e Federmeccanica portarono ai loro vertici, evidentemente senza rendersi conto di chi fosse».

Nella polemica finisce anche l'ex segretario del Pd, Walter Veltroni, accusato di averlo portato in Parlamento. Replica dell’ex segretario: «Vedo solo ora che mi si chiede di scusarmi per quella candidatura. Calearo ha dimostrato di essere una persona orrenda».
il messaggero
 
 

 

mercoledì 18 aprile 2012

GLI IMPOSTORI DELLA POLITICA di Antonio Recanatini


Uno strano fenomeno si abbatte sugli italiani quando si tratta di demonizzare i falsi politici di questo tempo, quelli con stipendi da imperatori, tangentisti di ogni ordine, corrotti con parcelle fisse e (passatemi il termine napoletano che calza a pennello) rattusi obesi impomatati che senza potere sarebbero inguardabili, dovrebbero chiudersi in casa per non essere oggetto di sberleffi.
Il peggio dell'Italia si riunisce in parlamento con l'intento di ripescare e riadattare termini per stigmatizzare l'insoddisfazione e l'indignazione dei cittadini.
Le medesime parole vengono usate indistintamente da tutti i finti duellanti della politica italiana, quindi l'indignazione diventa populismo e l'insoddisfazione antipolitica, insomma la massa di illegali e impuniti si arroga il diritto di giudicare l'aspra critica, lo sdegno, la vergogna, la rabbia e la disperazione del cittadino.
Vendola, personaggio che continua a definirsi di sinistra nonostante alcuni favori poco trasparenti a società per azioni cattoliche, oppure la lega, amante storica dei rimborsi elettorali o la margherita con il vago rutelli a fare spallucce sui 30/40 milioni di euro scomparsi.
Di fronte a cotanto grigiore e con accuse pesanti come macigni, li vediamo sfilare davanti ai microfoni, hanno tutti quel ghigno beffardo, l'insolenza disgustosa dei privilegiati d'alto rango, rispondono con toni fin troppo simili ai mafiosi di casa nostra. - non potevo sapere, qualcuno ha pagato a nome mio senza dirmelo, forse ci siamo fidati troppo -. Non serve una laurea in psicologia per capire che le risposte date non sono delle messe in discussioni, sono una semplice accusa velata ad altri esponenti. Sapete il motivo? Personaggi come il tesoriere della lega e lusi esistono proprio per assumersi le responsabilità in caso di tragedia, non sono dei semplici facchini, hanno un compito specifico.
Mi sia consentito dire che, spesso, vedendo questi soggetti sfilare e pavoneggiarsi innanzi ai microfoni ho una certa invidia per quei film americani dove i cecchini colpiscono, senza lasciare nessuna traccia, un bersaglio lontanissimo.
Ora lo sdegno degli italiani stranamente è diventato “antipolitica”, come se i vari bersani, alfano, rutelli, verdini, monti e......, aggiungete voi, fossero la politica, come se la politica, in Italia, fosse esclusiva di massoni e falsificatori dell'ultima ora.
L'indignazione non è antipolitica, perchè la maggior parte dei partiti non fa politica, possiamo dire che mai vocabolo fu così inappropriato, ma gli affaristi corrotti e corruttori, travestiti da politici continuano ignobilmente a dar sfoggio della loro arroganza ponendosi al di sopra delle parti e poco importa se il liquame spesso li sovrasta.
Nessun populismo, nessuna antipolitica queste due parole non dovrebbero essere pronunciate in questo momento, populista fu mussolini e potete credere sulla parola dei nostri nonni, non somigliava affatto a beppe grillo. L'antipolitica è quella degli anarchici che non accettano poteri dominanti a cominciare dal denaro e gli anarchici hanno cultura e passione per parlare di politica.
No, rimando al mittente queste due accuse dell’ultima ora, voi non siete la politica, siete la peggior specie di uomini che abbia calcato la scena, dovreste essere esiliati in massa, essere sbarcati su un’ isola ad amministrare banane e solo allora, noi saremo capaci di ripartire.
Solo degli illusi possono pensare di cambiare la politica senza sostituire questo groviglio di bisce che avvelena l'Italia. Oggi è come prima, loro rimangono impassibili di fronte allo sdegno, e noi  distrutti dentro, si rimane come quei genitori che tornando a casa, trovano la porta aperta, la casa svaligiata e rimangono allibiti. Si siedono sul letto con l'anima divisa tra sentimenti suicidi e l'impotenza che s'irride del proprio dolore, anche in questo caso i tiratori scelti dei film americani hanno un senso di vendetta che quasi mi appassiona.

sabato 14 aprile 2012

L'immensa balla del fabbisogno di calcio A cura di Lorenzo Acerra

Il fabbisogno di calcio per l'essere umano... provate ad indovinare!? È stato inventato dall'industria casearia (che nel 1994 lo portò a 1000 milligrammi al giorno, nel 1997 a 1200, nel 2001 a 1500!). Il fabbisogno reale è molto più basso di quanto si dicesse. Già nel 2007 in tutta Europa è stato riportato a 700 milligrammi al giorno per gli adulti e 400 per gli adolescenti.
Ma già nel 1962 le raccomandazioni per il calcio del FAO/WHO Expert Group erano per gli adolescenti di 350 milligrammi e le donne in gravidanza di 500 milligrammi al giorno. In Cina o in Zambia e in altri paesi in cui la incidenza di fratture ossee era nulla o quasi, le persone avevano un introito di calcio che andava da 250 fino a 400 milligrammi al giorno (Hunt 2007).
Le ossa contengono calcio. Che cosa dobbiamo fare per curare le ossa fragili e malate? Ingerire più calcio? Ma il calcio contenuto nel latte di vacca precipita sulle ossa in modo tale da renderne la struttura rigida e particolarmente fragile. Studi lo confermano: il calcio del latte, poiché è relativamente inassorbibile ed in eccesso, va a creare il problema delle calcificazioni inappropriate sui tessuti molli, legamenti, cuore, etc., perché è lì che quel calcio sedimenta, precipita.
Sono proprio le nazioni che consumano le maggiori quantità di prodotti caseari, gli Stati Uniti, Israele, l’Olanda, la Finlandia, che hanno le incidenze maggiori di fratture ossee. Se il consumo di prodotti caseari veramente aiutava le nostre ossa, ce ne saremmo accorti, almeno negli Stati Uniti, dove il consumo pro-capite di formaggi è passato da cinque chili nel 1970 a undici nel 1990, sedici nel 2006 e oltre diciannove chili nel 2010. E invece l’incidenza di fratture ossee è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi quarant’anni.
Considerate questo: 100 grammi di latte materno, destinati alla rapida mineralizzazione dei tessuti del neonato, contengono 33 milligrammi di calcio, mentre la stessa quantità di latte vaccino ne contiene 118 milligrammi, quindi quasi quattro volte tanto. Se accettiamo l’idea che la natura fa tutto per dei buoni motivi, dobbiamo pensare che il latte di mucca dispone di troppo calcio per gli esseri umani.
Quali sono gli effetti negativi di un eccesso di calcio? Ebbene sappiamo che le difficoltà causate dall’uso di carbonato di calcio (usato per svariati anni come antiacido) consistevano in affaticamento, cefalea, nausea senza vomito, scintigrafie ossee anormali, anormali livelli di ormone paratiroideo e insufficienza renale. L’integrazione di calcio oltre i 2.500 milligrammi al giorno ha importanti effetti negativi sull’equilibrio dei minerali nel corpo (Kato 2004). Uno studio pubblicato sull’American Journal of Medicine descriveva un uomo che aveva accettato di prendere come trattamento per i dolori allo stomaco un antiacido a base di carbonato di calcio. Nonostante lo avesse preso tutti i giorni per oltre quattro anni, sul paziente furono riscontrati successivamente numerosi episodi di fratture.
La cosa strana era che il grado di mineralizzazione ossea era davvero soddisfacente. Una Tac però aveva rivelato calcificazioni ai reni (Carmichael 1984). Aumentando negli anni l’utilizzo di carbonato di calcio contro l’acidità di stomaco, i ricoveri ospedalieri per l’ipercalcemia sono passati da un tasso inferiore al 2% nel 1990 a quello del 1993 che era del 12%. Secondo Beall e Scoheld (1995), la condizione di ipercalcemia è reversibile se diagnosticata precocemente. Ma le persone spesso prendono gli antiacidi a base di carbonato di calcio regolarmente per anni, senza considerare i possibili effetti collaterali, come per esempio artriti o danni renali permanenti. Dopo aver riportato tutti questi dati scientifici di cui ci si dimentica spesso, non mi rimane che ribadire che il modello di guarigione più accurato e che ottiene risultati migliori è quello naturale, che si basa sulla fiducia nella natura e che s’interroga sui possibili problemi metabolici o sui sovraccarichi tossici. 
 da disinformazione.it

giovedì 5 aprile 2012

L'IRAN PROSSIMA VITTIMA?

Il mondo diventa sempre più storto. La potenza egemone USA pratica la guerra come normale politica internazionale. Ha lo scopo di cancellare le civiltà diverse da quella anglosassone-occidentale. Per questo attacca l'Islam. I paesi del Bric non faranno in tempo a sviluppare il loro programma di cooperazione perchè qualcuno di loro sarà attaccato dagli USA. Urge rinascita della URSS ed armare di bombe nucleari l'Iran. Soltanto il possesso della bomba nucleare potrà salvare la popolazione iraniana fatta di settanta milioni in gran parte giovani minacciata di sterminio atomico.
(Pietro Ancona)                         































mercoledì 4 aprile 2012

L'ESTRATTO Carroccio Spa Nel suo libro, Bracalini ricostruisce il tesoro della Lega Nord.

La Lega, i suoi affari, gli investimenti. Nel suo libro Partiti Spa, Paolo Bracalini ha ripercorso la genesi del tesoro del Carroccio.
Ecco un estratto del capitolo dedicato all'«oro di Bossi».

Dai 20 milioni di lire di debiti al boom elettorale

«Quindi lei entrò in politica per i debiti?». «Sì, possiamo dire per i debiti». È Umberto Bossi che risponde. Siamo nel 1990, agli albori della Lega, e chi lo intervista è Indro Montanelli, sul suo Giornale.
L'AIUTO ALLA UNION VALDÔTAINE. L’avventura picaresca del primo Bossi ini­zia così, con 20 milioni di lire di debiti, contratti per essersi preso carico del Nord-Ovest, giornale dell’Union Valdôtaine, movimento del suo maestro di autonomismo Bruno Salva­dori, morto in un incidente stradale. «Restammo in due a far fronte a questo debito: io e il dottor Maroni. Furono un paio d’anni piuttosto duri. Io pensavo di coprire i debiti nel giro di un anno: in realtà non è andata così perché dopo un anno non avevamo ancora esaurito il passivo. […] De Rita, che io conosco personalmente, su Panorama ha detto chiara­mente ai partiti: compratevi la Lega. Mi hanno anche offerto 50 miliardi, ma penso che molte offerte vengono fatte con la speranza di indurre a qualche frattura». E soprattutto non sa­rebbe stato un buon affare per Bossi, che con il suo diabolico fiuto intuisce già al tempo che quel giocattolo, la Lega Lom­barda, deve valere molto di più.
NEL 1992, IL PRIMO RIMBORSO: 2,7 MLD. La storia gli darà ragione e anche velocemente. Alle europee del 1989, Bossi aveva già raccolto i primi frutti, eleggendo due eurodeputati e assicurandosi quasi un miliardo di rim­borso elettorale. Un anno dopo, con le regionali, la Lega fa il boom. Un milione e mezzo di voti, pari a 1.729.000.000 di lire. Due anni dopo, nel 1992, si vota per rinnovare Camera e Senato, e i «barbari» di Bossi portano a casa un bottino incredibile: 80 seggi in tutto, più dell’8% nazionale, 3,5 milioni di voti, e soprattutto, 2,7 miliardi di rimborso pubblico.
Le cose cominciano a mettersi decisamente bene per la Lega, partita con i debiti ma diventata nel giro di po­chi anni il quarto partito italiano. Mentre gli altri partiti crol­lano, la tribù di Bossi conquista potere giorno dopo giorno. Anche economico.

Gli affari immobiliari: i 14 miliardi per via Bellerio

Così all’inizio del 1993, mentre i partiti morenti della prima Repubblica svendevano i loro immobili o recedevano da­gli affitti nel centro di Milano e Roma, la Lega acquistava 7 mila metri quadri coperti, più parcheggi e giardino.
LO SHOPPING DI BALOCCHI. Bossi aveva infatti incaricato il suo esperto di questioni economi­che, Maurizio Balocchi, futuro tesoriere del Carroccio, di trovare un immobile per farne il quartier generale del par­tito. Balocchi individuò quindi uno stabile che ospita una «fabbrichetta» farmaceutica, la Meazzi, in una strada della periferia di Milano, una certa via Bellerio. «Architettura in puro stile lombardo anni del boom economico: niente fron­zoli e tanto spazio per lavorare. Settemila metri quadri su tre piani fuori terra e due interrati, con 250 uffici già disponi­bili, più parcheggio e un tocco di verde stitico. Costo totale per l’acquisto intorno ai 14 miliardi» scrisse il Corriere della Sera.
QUANDO VOLEVANO ABOLIRE I FINANZIAMENTI. Ma da dove arrivavano tutti questi soldi? Fino a quel momento la Lega poteva contare su circa 6 miliardi di finan­ziamento pubblico, non di più. Tanto più che i lumbard si stavano battendo per abolirlo, il finanziamento pubblico. «Se verrà abolito», spiegò Marco Formentini, «faremo un mutuo bancario», e le rate verranno pagate con i contributi di iscritti e simpatizzanti. Bossi confidava sulle capacità di mobilitazione della sua Lega, attraverso le feste: «Adesso ne facciamo qualche decina, vorrà dire che ne faremo di più» dispose il segretario federale. «Solo l’ultima, a Pontida, ci ha fruttato 200 milioni di lire».
LA FINE DELLA PRIMA REPUBBLICA. Fatto sta che, mentre la Lega faceva shopping immobi­liare, gli altri partiti andavano in rovina: il Pds fu costretto a vendere la sede di via Volturno a Milano, quella che ospi­tava gli uffici della più importante federazione ex comuni­sta d’Italia; il Psi lasciò il palazzo di corso Magenta, dove nacque il craxismo; la Democrazia Cristiana dovette cercarsi una nuova sede («quattro stanze e una sola linea telefonica», propose il vicesegretario Diego Masi) per sgomberare al più presto il palazzo di via Nirone; il Psdi, per gli uffici di via Dogana che si affacciano su piazza Duomo, aveva scelto la strada più breve, ossia quella di chiuderli restituendo le chiavi alla segreteria nazionale. In questo disastro generale, la Lega poteva permettersi uno stabile da 14 miliardi di lire.

Le società e il sistema di holding

Una galassia di società, organizzate secondo un sistema di hol­ding, come nelle grandi aziende. Negli ultimi 10 anni la Lega Nord ha mantenuto parte di quella galassia. Ma che risultati hanno prodotto le Srl di Bossi? Biso­gna distinguere i conti del soggetto giuridico «Lega Nord» da quelli delle società partecipate.
Il partito, pur con alti e bassi, si è mantenuto sempre solido dal punto di vista finanziario. Gra­zie da un consistente afflusso di soldi pubblici, con i rimborsi elettorali, e di donazioni private (sotto forma di autofinanzia­mento da parte degli eletti, contributi di cittadini o aziende, e tesseramento).
AFFARI SFORTUNATI. Le società leghiste invece hanno avuto più bassi che alti, e molte sono state liquidate dopo qualche anno. La Pontida Finanziaria ha chiuso per quattro anni di seguito, dal 2001 al 2005, in negativo. Non meglio la Fingroup che nel 2000 aveva 7 mila euro di utile e due anni dopo 116 mila euro di perdite. A lungo in rosso anche le controllate da Fingroup: Celticon, Media Padania, Check-up Srl (sondaggi e analisi di mercato), Padania Viaggi.
La Fingroup ha visto scendere le sue partecipazioni, nel 2009, da 128 mila a 85 mila euro. Due delle partecipate finite maluccio sono la Padania Viaggi, cancellata nel 2010 dal registro imprese, e la Check-up, società di sondaggi leghisti, depennata anch’essa nel 2010. Male anche la Media Padana Srl, mentre risul­tano attive la Bicicletta Padana (promozione del ciclismo e vendita on line della «bici padana» a 250 euro) e la Celticon, proiezioni di film e programmi tivù (che però ha chiuso il 2009 con un debito verso Equitalia di 270 mila euro).
IL TESORETTO DELLA PONTIDA FINANZIARIA. La Pontida Finanzaria ha registrato nel 2010 perdite per 90.267 euro, un dato peggiore di quello del 2009 (meno 26.343). La società dispone di un tesoretto immobiliare non indifferente. È suo il prato di Pon­tida (nel 2010 l’Eco di Bergamo raccontava di ruspe al lavoro sul pratone, «lavori affidati alla Pontida Finanziaria») ed è sua via Bellerio.
Il valore dei fabbricati al 31 dicembre 2010 è di 11.589.903 mentre i terreni valgono 1,4 milioni di euro. Nel passivo ci sono però 1.481.468 euro di debiti.
LE AZIENDE LIQUIDATE. La holding leghista Fingroup è anch’essa leggermente in pas­sivo. Il 2010 si chiude con una perdita di 8.614 euro, comun­que meno rispetto al rosso del 2009. Per quanto riguarda le partecipate della Fingroup, nell’ultimo anno l’assetto societario è decisamente mutato. I leghisti sono stati costretti a liquidare la Check-up Srle la Padania viaggi. Quindi nel 2011 la Lega ha conservato tre delle società del suo patrimonio originario: la Celticon, Media Padania e La Bicicletta Padana Srl. La prima (editrice di Telepadania) se la passa maluccio: il 2010 ha segnato per la Celticon una perdita di 1.037.572 euro, con 1.937.000 euro di debiti.
DALLA PUBBLICITÀ ALLE TIVÙ. In rosso di 15 mila euro anche Media Padania, concessionaria di pubblicità leghista. A sua volta Media Pa­dania (prima amministrata dall’avvocato Matteo Brigandì, già uomo della Lega nel Csm) possiede quote di altre due società: Compagnia Televisiva del Nord (60%, in liquidazione) ed Erirecords Srl (90% della proprietà).

Finanziamenti pubblici alla Lega Nord dal 1989 al 2010

Il partito Lega Nord invece ha mantenuto discrete con­dizioni di salute finanziaria. Anche nel 2004 il bilancio si è chiuso in positivo, con un 4,5 milioni di euro di introiti pub­blici che rappresentano il 40% delle entrate della Lega. Meno di altri partiti, ma comunque una buona fetta. Che, come abbiamo visto, è lievitata negli anni, mettendo al sicuro i conti di tutti i partiti.
IN 10 ANNI 170 MLN DI FONDI. Ma a quanto ammontano i soldi pubblici ricevuti dalla Lega Nord, in rimborsi elettorali? Abbiamo tentato, per la prima volta, di ricostruire lo storico del finanziamento pub­blico al movimento di Umberto Bossi. Solo negli ultimi 10 anni (2001-2011) la Lega ha ricevuto circa 140 milioni di euro di fondi pubblici (anche escludendo i soldi destinati alla Padania e tutti gli stipendi che lo Stato versa ai suoi par­lamentari).
Elezione
Rimborso in euro
Europee 1989
466.000
Regionali 1990
893.000
Politiche 1992
1.344.000
Trentino 1994
51.000
Politiche 1994
4.130.000
Europee 1994
1.549.000
Regionali 1995
1.549.000
Politiche 1996
5.164.500
Europee 1999
4.000.000
Regionali 2000
6.300.000
Politiche 2001
9.547.000
Friuli 2003
528.190
Europee 2004
12.500.000
Regionali 2005
11.000.000
Politiche 2006
21.500.000
Politiche 2008
38.500.000
Europee 2009
25.540.000
Regionali 2010
24.000.000
Totale
168.561.690
La Lega ha quindi incassato da parte di Roma ladrona quasi 170 milioni di euro in rimborsi elettorali. Non sorprende poi che la Lega se la cavi bene finanziariamente. Se guardiamo l’ultimo bilancio, quello chiuso il 31 dicembre 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nel novembre 2011, si vede che dopo 20 anni la Lega è ancora una vera Spa. L’utile migliora rispetto al già buono 2009, con 8.118.459 euro di avanzo, circa 600 mila euro in più dell’anno precedente.
851 MILA EURO IN PARCO MACCHINE. Le partecipazioni in imprese valgono 7.603.239 euro mentre il patrimonio immobiliare, iscritto alla Pontida Finanziaria Srl, è pari a 11 milioni e mezzo. Il valore del parco auto del Carroccio? Enorme, 851 mila euro (tolte ovviamente le auto blu dei capi, di proprietà dello Stato).
Mercoledì, 04 Aprile 2012

pubblicato da http://www.lettera43.it