venerdì 23 marzo 2012

LA SINDROME DEGLI IMPUNITI


Prima di mirare alla sindrome che colpisce gli impuniti, diamo un significato alla parola
sindrome: “il complesso dei sintomi che denunciano una situazione morbosa senza costituire di per sé una malattia autonoma o complesso di atteggiamenti con cui si reagisce in modo abnorme a una specifica situazione critica, a un condizionamento, un pericolo ecc”.
Sindrome che colpisce gli impuniti, cioè quegli atteggiamenti abnormi che si manifestano quando si rimane impuniti.
Sarebbe facile considerare le parole del nano e quelle affermazioni quasi minacciose verso chi, almeno per la cronaca, lo stia tradendo. dell’utri (rigidamente in piccolo anche se dopo il punto scusatemi) che indica sul trono degli eroi un assassino. Obama, o chi per lui, parla di esportazione della democrazia states riferendosi alle decine di guerre dove sono presenti i militari states.
Ci sono ricorsi storici famosi: indicare il contraddittorio come nemico, portare confusione nel popolo e soggiogare ogni nostra classifica sui valori. Le reazioni abnormi con cui escono fuori dai canoni del rispetto e del vivere civile  portano ad una posizione strafottente e sopra le righe, i quali si  manifestano con superficialità fino a diventare una vera e propria provocazione.
Acquistare e far distribuire finti diari di mussolini, sono briciole che cadono, le parole rimangono macigni, quasi inspiegabili per chi non ne conosce il contesto. Ruby in prima pagina quando in nord Africa è in fiamme e il nuovo ordine mondiale comincia a muovere le prime pedine.
La sindrome degli impuniti si pone come conseguenza di un vissuto.
Molti non sapranno che puntare sempre il dito verso gli altri è sintomo di una disonestà profonda. Ma la sindrome degli impuniti va oltre, vivere la propria vita in una menzogna e sopravvivere in essa creandone i presupposti reali. Ogni azione compiuta dagli impuniti ha sempre un obiettivo finale, quello di disunire la massa, ognuno è indispensabile in questo tempo dove la verità è immersa nella buca della falsità. Dobbiamo ricrearci, dobbiamo confrontarci, dobbiamo risalire e battere questa sindrome senza paura, senza remore perchè quando sulla menzogna si costuiscono i ponti per creare una realtà si è difformi dal resto dell’umanità, si viaggia in una sorta di follia che esalta la sola sindrome degli impuniti; infatti di noi si ride. Quando parliamo di sindrome degli impuniti e associamo questa fobia ai potenti ci si può rendere conto quanto possano influire sulla popolazione. La Fornero e Monti sono i prototipi di questa sindrome, annunciare riforme denigrando l'articolo 18 non è cosa da poco, un presidente della repubblica che appoggia il non rispetto verso le fasce più deboli dovrebbe spronare il desiderio di rivolta e, invece, come nelle peggiori favole, ognuno cerca sostegno solo a se stesso.
Il mondo diventa plastica, perchè la sindrome si appoggia proprio su un senso di colpa impossibile da ascoltare e come contrapposizione s’irrigidiscono i rapporti con la realtà costante, si esalta il futile, si raccontano follie, teoremi da superuomo, anche se irrimediabilmente colpevole.
L’eclatante abuso di toni spregevoli, la “bassezza” delle argomentazioni politiche sono il frutto sperato degli impuniti.  Come dire siamo alla frutta. Speriamo nel digestivo, che non sia un amaro indigesto, nel caso, spero  sia rimasto del bicarbonato a casa.  NON ABBASSIAMO LA TESTA DI FRONTE ALLA MASNADA DI IMPUNITI CHE AVANZA, PORTERANNO SONO LORO SIMILI ED È INUTILE SPERARE IN UN DIO INVENTATO.
(Antonio Recanatini)




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