sabato 7 gennaio 2012

Anche per oggi non si vola.... scrisse Gaber


Ieri pensavo alle parole di un amico, con qualche anno in più, con qualche anno di scuola in meno e fonte inesauribile di sensatezza e acume, “Berlusconi lo vedevo come un nemico, lo contestavo ed ero pronto alla rivoluzione. Ora hanno messo un falso amico, Monti. Personalmente preferisco i nemici che i falsi amici”.
Monti si è inserito ed è balzato agli onori della farsa italica perché non avevamo tempo per le elezioni, ora il suo governo ci presenta una nuova manovra iniqua, perchè non avevamo troppo tempo per l'equità, insomma è ingiusta ma non si poteva fare di meglio. Possiamo dire che per motivi di tempo abbiamo calpestato l'unico strumento democratico rimasto (almeno spero lo sia stato) il voto, poi, non avendo esaurito la nostra sete masochista abbiamo accettato una manovra a favore dei soliti noti, che metterà sul lastrico milioni di famiglie.
Prima di tutto se non abbiamo più tempo la colpa è di maggioranza ed opposizione, però ci sono ancora loro (Pd e Pdl) a dettare i tempi di questa danza scabrosa, dicono apertamente che si è perso troppo tempo, come dire siamo degli incapaci.
Equitalia cerca di rifarsi il trucco andando a Cortina, dopo aver complottato con i potenti e affossato i deboli, un ente anticostituzionale, viscido, nato per favorire i soliti noti; ma la cosa su cui vorrei far riflettere è che viene difeso anche da giornali fino a poco tempo fa antiberlusconiani come la Repubblica.
Personalmente non m'importa niente degli attentati ad equitalia, non sopporto l'ingerenza, non sopporto i loro modi, non sopporto sia amministrata da un losco personaggio che pare sia uscito da un fumetto di Andrea Pazienza, un uomo come si dice in Abruzzo “senz ne' cap e ne' cod”.
“Pare” che questa crisi sia nata creare i presupposti per un potere dittatoriale in mano alle banche, siamo in Italia, ogni malefatta è ordinarietà.
Il problema siamo noi, questi personaggi così contorti, fascisti e ignoranti esistono perché siamo complici della loro stessa perversione, ci annulliamo per dar posto a ciò che è illecito, paragonandolo al lecito. In un paese normale non esisterebbero la repubblica di san marino e il vaticano come porto franco, se fossimo un paese normale questa farsa appena descritta sarebbe appesa ad un cappio e i protagonisti nella stazioni a cercare spicci per comprare sogni. Spesso dice in tv che i politici non sono credibili omettendo la verità: buona parte dei politici di questo paese è inaffidabile. APPUNTO IN UN PAESE DEFINITO NORMALE IL PROBLEMA SIAMO NOI. Concludo includendo, scusate il gioco di parole, una frase di Gaber:
Anche per oggi non si vola... aggiungo -questa è l'unico orizzonte che noto-.

Antonio Recanatini


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