giovedì 29 maggio 2014

Il compagno traditore

“Non abbandonar la lotta compagno sputtanato
dalla lingua ribelle e dal peso compassato,
affronta le spie e seppellisci i maniaci, appassionati
perché è lunga e anonima la ferita degli addolorati.
Corri nel vento e infanga la memoria inventata,
corri sul tetto e prova a volar sopra la storia copiata
ai bordi della paura, al primo piano, vicino al sapere,
e dal gradino più alto, svettino le amate bandiere.
Mentre passa la bara a intonacar d'angoscia infedele
vige la perfida mania di affondar vittorie e vele,
non abbandonar la lotta compagno scostumato
dai toni focosi e dal portamento sfrenato,
abulico e stanco”.

Dovrei essere il più alto tra i giganti, il più piccolo tra i nani
Restituisci mille tonnellate d'oro alla povertà,
perché non esiste peggior nemico della tua viltà.
Non abbandonar la lotta compagno peccatore
gli eroi diversi varranno un solo adulatore,
svuoteremo le tasche dopo la tempesta a est
mentre continueremo a sognare che bruci l'ovest.
L'affannosa ricerca non coesiste con l'inganno,
l'affannosa ricerca non ammette di indietreggiare,
allora presto, abbandona la lotta, compagno traditore
non di solo cuore, amore, more e ore
si dipinge la poesia e se non è la preferita,
allontanati di spalle, non voglio guardarti,
la tua assenza è una nuova speranza.



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