domenica 4 gennaio 2015

la verità della scomunica detta da un prete

20 DICEMBRE 2014 - Cosa significa essere scomunicati? Risponde alla domanda di Tiziana, il sacerdote Don Nicola De Luca. 


R. Carissima Tziana, cerchiamo di comprendere alla luce del vangelo e della teologia cos’è una scomunica e, soprattutto, le cause che la generano. Il corpo di Cristo, che è la Chiesa, vive di comunione. La comunione è nella verità e nella carità. Il peccato, essendo falsità, rompe la comunione di per se stesso. Infatti non si partecipa più al mistero della grazia. Nel peccato la preghiera non è ascoltata dal Signore. Si viene ad esempio a un funerale e si è nel peccato, si prega vanamente. Si è fuori della comunione dei santi. La Chiesa deve sempre ammonire i peccatori – chiesa è ogni cristiano – perché retroceda dalla via di morte che ha intrapreso. Se non retrocede, la rottura della comunione sarà eterna. Poiché la Chiesa non vuole la morte eterna per i suoi figli, li ammonisce sempre.

Quali sono le vie per operare questa ammonizione?
- L’esclusione dall’Eucaristia: chi è in peccato grave non può accostarsi alla comunione, perché non è in comunione con il corpo di Cristo.
- Il peccato mortale ci scomunica, ci pone fuori della comunione, per questo è mortale. Uccide la grazia e la comunione con Dio in noi.
- Per peccati contro la vita o per altri peccati che escono dalla sfera personale e sfociamo in un gravissimo danno per gli altri, la Chiesa ufficialmente ammonisce i suoi figli con la pena della scomunica.
- Non si solo fuori della grazia, si è anche fuori del corpo di Cristo visibilmente. Urge convertirsi. Questa scomunica è per far comprendere la gravità del peccato e spingere il penitente alla conversione.
- Con il pentimento e la conversione il Padre abbraccia i suoi figli.
Per avere un’idea ancora più chiara della realtà della scomunica ti consiglio di leggere la Parabola del Figlio prodigo o del Padre misericordioso. Luca 15,11-32
Quando il Figlio era fuori della casa, non vi era comunione con i beni del Padre.
Il Padre gli tolse la comunione nei suoi beni. Moriva di fame. Ritorna: è la festa.
Ti auguro ogni bene e un santo Natale!
Don Nicola De Luca
Si ricorda che ognuno può porre i propri dubbi scrivendo al seguente indirizzo di posta elettronicaparolaefede@infooggi.it . Si cercherà di fornire a tutti una risposta.

P.S. questa è una vera intervista, la chiesa pensa che la pazzia sia in odor di santità!


Nessun commento: