venerdì 13 dicembre 2013

C'È UNA GUERRA SOTTOBANCO IGNORATA DALLA COSIDETTA CIVILTÀ!













Ci sono 36 nazioni che oggi si trovano in questa condizione in Africa, Asia e Medio Oriente.
Tra queste ci sono Messico, Bolivia, Mauritania, Ghana, Marocco, Algeria, Tunisia, Libano, Libia, Somalia, Kenya, Madagascar, Israele-Palestina, Egitto, Arabia Saudita, Kuwait, Emirati Arabi Uniti, Oman, Giordania, Azerbajian, Iraq, Iran, Siria, India, Yemen, Pakistan e Corea del Sud
  • Un miliardo e 800.000 persone non hanno un adeguato rifornimento d'acqua
  • un bambino di un paese sotto sviluppato consuma acqua da trenta a cinquanta volte in meno di quanto ne consuma un bambino dei paesi industrializzati
  • dai 5 ai 10 milioni di uomini e bambini muoiono a causa di malattie dovute all'inquinamento dell'acqua: colera, tifo, epatite, dissenteria, gastroenterite ed altre malattie
  • a ben un quinto delle bambine e dei bambini del mondo manca l'acqua.
Mappa scarsità acqua
  • Nell'Africa Orientale, un bambino ogni 15 secondi muore per il mancato accesso all'acqua potabile, soprattutto nei primi 5 anni di vita
  • in Somalia, in cui il 71% della popolazione non ha accesso all'acqua potabile, 1 bambino su 7 muore prima di aver compiuto un anno
Ogni anno, sempre in Africa, sono approssimativamente 443 milioni i giorni di scuola persi da bambini e bambine, poiché si spostano di frequente con le famiglie a causa della mancanza d'acqua o perchè sono costretti a saltare le lezioni per accompagnare il bestiame ad abbeverarsi.
Ogni giorno le bambine africane percorrono circa 6 km per approvvigionarsi d'acqua, trasportandola poi in contenitori dal peso di circa 20 chili, con conseguenti danni alla spina dorsale e al bacino.
In periodi di particolare siccità, in Kenya, aumentano anche i matrimoni di bambine, che spesso non hanno più di 10 anni e vengono date in moglie in cambio di cibo e acqua.
tratto da Save the children
  • La regione comunemente individuata come MENA, ovvero la regione del Medio Oriente e Nord Africa, è senza dubbio una delle più aride al mondo, dove, in oltre 5000 anni di storia, l'acqua è stata spesso oggetto di guerre e conflitti più o meno localizzati.
    Il controllo, l'impiego e la ripartizione delle risorse idriche continuano a scatenare ancora oggi tensioni tra gli Stati e tra le popolazioni di quell'area.
I tassi di crescita demografica vicini al 3% annuo, uno sviluppo economico che stenta a decollare, gli investimenti stranieri che ristagnano da tempo a causa delle tensioni etniche, politiche e religiose stanno determinando una competizione crescente tra i governi della regione per accaparrarsi le limitate risorse idriche dei tre bacini fluviali più estesi, il Nilo, il Giordano e il Tigri-Eufrate.
tratto da Le dispute idriche in Medio Oriente
  • La scarsità d'acqua è un problema grave in tutto il Medio Oriente.
In nessuna parte del mondo tutto ciò è clamorosamente evidente quanto nei Territori Palestinesi Occupati.
La popolazione palestinese è la metà di quella israeliana, ma consuma soltanto il 10-15 per cento dell'acqua che viene consumata in Israele.
In Cisgiordania, i coloni israeliani usano una quantità di acqua pro capite quasi nove volte maggiore di quella che usano i palestinesi.
I palestinesi patiscono una delle carenze idriche più gravi del mondo.
Per paesi come il Bangladesh, che dipende dall'India per il 91 per cento delle acque usate per irrigare le piantagioni e rigenerare gli acquiferi, i vantaggi di una cooperazione in materia idrica sono evidenti.
Per altri paesi, la consapevolezza della necessità di cooperare è arrivata fin troppo tardi.
È il caso del lago d'Aral, nell'Asia centrale.
tratto da Lo spettro delle "guerre per l'acqua" distoglie
dalla necessità urgente di cooperazioni transfrontaliere
  • Grandi fiumi come il Nilo, il Gange, il Colorado, ... stanno progressivamente riducendo la loro portata d'acqua.

il Nilo il Gange il Colorado
Il Rio delle Amazzoni, ad esempio, dieci anni fa in alcuni punti era largo 1300 metri e profondo quindici, oggi gli stessi punti sono larghi 20 metri e profondi 50 centimetri.
Come si muore di sete?

"La disidratazione inizia quando il nostro corpo ha perso circa 3-4 litri di acqua e, se non si corre ai ripari, si va incontro alla morte per sete.
Dapprima la testa comincia a girare, la pelle diviene secca, compare un po' di febbre e si avverte un crescente senso di irritabilità e disorientamento.
Quando la perdita di liquidi arriva a 8 litri, la lingua è così gonfia che è difficile deglutire e non solo non si riesce a camminare, ma le forze non bastano neppure per trascinarsi strisciando sul terreno.
Poi la pelle si disidrata tanto da spaccarsi, mentre i reni e il fegato non funzionano più.
La febbre sale, perché il corpo non riesce a mantenere costante la propria temperatura interna. Infine il sistema nervoso perde la capacità di controllare il ritmo del respiro e il battito del cuore. Sopraggiunge il coma e quindi la morte" .
Tratto da: Vandana Shiva, Le guerre dell'acqua, Feltrinelli, Milano 2003, p. 107
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 FONTE http://www.griffini.lo.it/laScuola/prodotti/risorsaacqua/moriresenzacqua.htm

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