Alberto Airola ricostruisce in pochi minuti le ragioni delle dimissioni chieste al ministro: «Dalla Cassazione don salvatore venne bollato come persone adusata alla corruzione e al venale intrallazzo con politici di rango e faccendieri. Lei frequenta da decenni la famiglia Ligresti. Quindici anni fa il capostipite dovette lasciare la Sai perché persona non onorabile. I Ligresti hanno distrutto migliaia di risparmiatori e distrutto due grandi assicurazioni (un business sicuro), fatto perdere il lavoro a centinaia di persone e costretto migliaia di risparmiatori a rimetterci mentre loro si sono tenuti tutto. Le relazioni sono strette anche per i suoi congiunti. Oggi sono sotto processo per il danno incommensurabile fatto al sistema Italia. Ligresti ha amici a destra con La Russa ma anche a sinistra. Ora con la fusione Fonsai-Unipol si realizza un matrimonio tra cassa e bancomat dei partiti di centrodestra e centro sinistra come le larghe intese che vanno di scerna in questa legislatura. Mal comune mezzo gaudio, si dirà, infatti nessuno sente un disagio nell’avere certe frequentazioni forse è per questo che qua dentro sembra normale spendersi come ministro per raccomandare amici pregiudicati. Ecco perché a chiedere le dimissioni siamo solo noi del Movimento 5 stelle».
mercoledì 6 novembre 2013
«LIGRESTI: UN GANGSTER DELLA FINANZA INTRALLAZZATO CON POLITICI, FACCENDIERI E POTENTI»
ROMA. Il Movimento 5 Stelle crede alla versione del ministro Cancellieri
sul caso Ligresti e dice si sia mossa per amicizia «ma un ministro non
dovrebbe avere rapporti personali con pregiudicati»
Alberto Airola ricostruisce in pochi minuti le ragioni delle dimissioni chieste al ministro: «Dalla Cassazione don salvatore venne bollato come persone adusata alla corruzione e al venale intrallazzo con politici di rango e faccendieri. Lei frequenta da decenni la famiglia Ligresti. Quindici anni fa il capostipite dovette lasciare la Sai perché persona non onorabile. I Ligresti hanno distrutto migliaia di risparmiatori e distrutto due grandi assicurazioni (un business sicuro), fatto perdere il lavoro a centinaia di persone e costretto migliaia di risparmiatori a rimetterci mentre loro si sono tenuti tutto. Le relazioni sono strette anche per i suoi congiunti. Oggi sono sotto processo per il danno incommensurabile fatto al sistema Italia. Ligresti ha amici a destra con La Russa ma anche a sinistra. Ora con la fusione Fonsai-Unipol si realizza un matrimonio tra cassa e bancomat dei partiti di centrodestra e centro sinistra come le larghe intese che vanno di scerna in questa legislatura. Mal comune mezzo gaudio, si dirà, infatti nessuno sente un disagio nell’avere certe frequentazioni forse è per questo che qua dentro sembra normale spendersi come ministro per raccomandare amici pregiudicati. Ecco perché a chiedere le dimissioni siamo solo noi del Movimento 5 stelle».
Alberto Airola ricostruisce in pochi minuti le ragioni delle dimissioni chieste al ministro: «Dalla Cassazione don salvatore venne bollato come persone adusata alla corruzione e al venale intrallazzo con politici di rango e faccendieri. Lei frequenta da decenni la famiglia Ligresti. Quindici anni fa il capostipite dovette lasciare la Sai perché persona non onorabile. I Ligresti hanno distrutto migliaia di risparmiatori e distrutto due grandi assicurazioni (un business sicuro), fatto perdere il lavoro a centinaia di persone e costretto migliaia di risparmiatori a rimetterci mentre loro si sono tenuti tutto. Le relazioni sono strette anche per i suoi congiunti. Oggi sono sotto processo per il danno incommensurabile fatto al sistema Italia. Ligresti ha amici a destra con La Russa ma anche a sinistra. Ora con la fusione Fonsai-Unipol si realizza un matrimonio tra cassa e bancomat dei partiti di centrodestra e centro sinistra come le larghe intese che vanno di scerna in questa legislatura. Mal comune mezzo gaudio, si dirà, infatti nessuno sente un disagio nell’avere certe frequentazioni forse è per questo che qua dentro sembra normale spendersi come ministro per raccomandare amici pregiudicati. Ecco perché a chiedere le dimissioni siamo solo noi del Movimento 5 stelle».
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