Il dossier contro Angelino Alfano sulla moglie e su Ligresti
di Dario Ferri
- 30/10/2013
- Ne parla Il Fatto
Fabrizio D’Esposito sul Fatto Quotidiano racconta oggi molti
dettagli su una macchina del fango in procinto di partire contro
Angelino Alfano, affermando tra l’altro che le notizie che stavano per
uscire avrebbero fatto cambiare idea all’ex delfino sulla posizione da
prendere nei confronti del governo e di Berlusconi:
Secondo la versione che circola tra i falchi del Pdl,
Ghedini avrebbe fatto riferimento alla moglie di “An – gelino”, che
divenne nota quando il marito s’inventò la riforma della mediazione
civile. Lei si chiama Tiziana Miceli e fa l’avvocato civilista. È stata
una delle primissime mediatrici dopo la svolta del consorte
guardasigilli. Quanto guadagna oggi? Mistero. Sul sito dell’attuale
vicepremier e titolare dell’In – terno non c’è infatti traccia della
dichiarazione dei redditi di Miceli. Consenso negato per la legge sulla
privacy.
Così si conoscono le cifre del marito, circa 105mila euro, ma non le sue:
All’interno del Pdl girano cifre a sei zeri, dieci se non
venti volte superiori a quelle del marito. Del resto, tre anni fa, nel
2010, la moglie di Alfano denunciava circa 230mila euro. Secondo
capitolo, i rapporti tra Alfano e il clan dei Ligresti, precipitato
nell’abisso giudiziario. A Roma, la famiglia del capo dei ministeriali
vive nel condominio più lussuoso dei Parioli. Di proprietà dei Ligresti,
appunto. Il prezzo dell’affitto è un dettaglio. Nel senso che
l’amicizia impone cifre inferiori a quelle di mercato. Tra moglie
mediatrice e casa di favore, Alfano è un prodotto tipico della Casta,
per tralasciare i guai del fratello Alessandro. Come ha detto Barbara
Berlusconi: “Molti agiscono solo per interesse, per le poltrone e per il
potere”. Altro che la politica, altro che il polpettone del padre
tradito (il Condannato) dal figlio prediletto (il Senza Quid).
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