Genova. Massimo Pigozzi, il poliziotto di 46 anni
accusato di aver stuprato due prostitute romene e di aver palpeggiato
altre due donne durante un fermo in Questura, è stato condannato oggi a
12 anni e mezzo di reclusione dal tribunale penale, e a risarcire il
ministero dell’Interno come parte civile costituitosi con l’Avvocatura
dello Stato.
La pena conferma la richiesta del pm: 12 anni per le violenze
sessuali e sei mesi per abbandono del posto di lavoro perché si sarebbe
allontanato dalla questura mentre era in servizio.
I quattro episodi risalgono al 2005: due in maggio, uno in agosto e
uno in ottobre. Secondo l’accusa le donne avrebbero reso una descrizione
coincidente con il reale arredo del locale dove sarebbero avvenute le
violenze sessuali. Le dichiarazioni sono state ritenute inoltre
coerenti, spontanee e volontarie, escludendo la possibilità di
pressioni. Inoltre il pm ha spiegato che tutte hanno descritto in modo
analogo l’aspetto dell’agente riconoscendolo.
Pigozzi è sospeso da tempo dal servizio, dopo la condanna tre anni e
due mesi (in primo e secondo grado) nel processo per le violenze nella
caserma di Bolzaneto durante il G8 per aver divaricato le dita di una
mano a una persona che era stata fermata
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