giovedì 25 aprile 2013
Una giornata da ricordare. Uno di quei giorni impressi nel cuore. Come il compleanno della propria Mamma. O l'anniversario del primo bacio con la ragazza che sognavi da lungo tempo. Davide contro Golia. Un grande esercito contro il cuore e la volontà di una minoranza. Quella minoranza che è e rimarrà l'esempio per le generazioni future. Un agglomerato di cosi tanto amore per il proprio paese difficilmente lo riusciremmo a vedere da qualche altra parte. Un sentimento infinito. E come tutte le emozioni qualcuno ha cercato di calpestarlo. Con la violenza, con l'odio, con i manganelli. Ma si sa un sentimento non si riesce a spegnere in questa maniera. Perchè rimarrà vivo negli anni, nei secoli, come un qualcosa da portare nel cassetto di fianco al proprio letto. Lo so, di questi tempi determinate parole sembrano utopie. Oppure ci appaiono troppo distanti per poter essere credibili. E allora i giovani si fanno colpire e infangare da facili e altrettanto ignobili ideologie. Forse perchè mancano punti di riferimento o forse perchè la violenza e l'odio verso il prossimo sembrano la via più facile da percorrere. Niente di più falso. Niente di più disonorevole. Viviamo un momento difficile, critico. Ci sembra uno scalino insormontabile da superare e da guardare con il sorriso dopo averlo scavalcato. Siamo sbandati e lasciati al nostro crudele destino. Se riusciremo a costruire qualcosa, non dovremo dire grazie a nessuno ma solamente ai nostri genitori, che tramite il loro amore e il loro spendere una vita per noi, ci permettono di ammortizzare le varie delusioni e i vari ideali che sembra decadere giorno dopo giorno. Ma non diamo voce e non lasciamo via libera a ideologie ripugnanti e antidemocratiche. Sarebbe come non ricordare il passato. E rendere il presente ancora più distruttivo, e lasciare sempre meno speranza alle generazioni future. Prendiamo esempio da ciò che di bello possiamo ancora osservare e leggere. E cancelliamo giorno dopo giorno gli ultimi sospiri di ideologie facinorose e da condannare. Liberiamoci da queste ondate. E facciamo in modo di essere Noi, attraverso le azioni quotidiane, la Liberazione di questo paese, sempre più schiacciato e relegato ai margini di un mondo che non ha ancora imparato le lezioni passate. Abbiamo questo grande onere ma anche un grande onore. Come tutte le generazioni possiamo scegliere da che parte stare. E sono sicuro che attraverso l'istruzione e la cultura non avremo dubbi su dove andare. Perchè alla fine la democrazia e la libertà vincono sempre. E non esiste bastone o arma che possa scalfire un ideale dalla propria anima. Il corpo diviene cenere, le idee volano libere nel cielo in eterno. E nessuno può toccarle o cambiargli posto. Sono i viventi che scelgono dove posizionarle. Nel cuore o nel cestino. (Andrea Salzano)
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