Soltanto venti in aula per la discussione sul dimezzamento dei rimborsi
ai partiti. C'erano più alunni ad assistere che onorevoli E' strano che nella mattina del 15 maggio siano arrivati alla Camera i Vigili del fuoco a causa di un forte odore di bruciato. Strano perché l'aula è così deserta in questi giorni che sembrava impossibile che qualcuno avesse fumato.
Già, perché lunedì 14 maggio si è iniziato a discutere sul dimezzamento dei rimborsi ai partiti, relatori della "legge epocale" e bipartisan Bressa (Pd) e Calderisi (Pdl). Risultato: venti presenti in aula, sotto l'occhio sbigottito di tre scolaresche provenienti da tre zone italiane diverse che assistevano ai lavori. "Tutti grillini di domani", commenta amaramente Mattia Feltri su La Stampa. Difficile dargli torto.
Non facciamo nememno i nomi dei pochi presenti alla seduta presieduta
da Maurizio Lupi, perché non avrebbe senso. Aggiungiamo un altro
passaggio dell'articolo di Feltri: "La percentuale degli onorevoli sul
pezzo andava dall’1,5 al 2,3 degli eletti, che avanti di questo passo
sarà anche la percentuale dei loro partiti alle prossime elezioni". Un
altro bel tassello della politica verso l'antipolitica, come la chiamano
gli eletti in Parlamento che però hanno altro da fare al di fuori.
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