L'Italia intera chiede di annullare la parata militare del 2 giugno
ma il “nostro” presidente, come uscisse dalla matita di Hugo Pratt, con
quei tratti somatici che Lombroso avrebbe condannato molto prima di
vederlo invecchiare, ripete -«A fine settimana celebreremo il 2 giugno, e lo faremo sobriamente in memoria delle vittime del terremoto in Emilia Romagna».
Per
logica e, anche, per principio ho sempre considerato napolitano un
traditore del popolo divenuto re, un uomo amato dalla Littizietto e
qualche altro confusionario giornalista di questo tempo. Ricordatelo
sempre :quando un comico/a decanta un politico, presidente o onorevole
che sia, non sta facendo il suo lavoro ma pubblicità, quando un
giornalista continua a difendere l'indifendibile imparate a dubitare di
vivere in democrazia.
Non è un mio pensiero, sono dinamiche che in Italia si ripetono dal tempo dei romani.
Io
le darò del lei, gli abruzzesi danno del lei solo per prendere le
distanze da persone inutili e sgradevoli, quando il giudizio negativo
supera ogni tentativo di mediazione per un normalissimo confronto.
Ostentare
la potenza e l'acrobazia militare è un fenomeno che appartiene al suo
tempo, lei non dovrebbe avere potere decisionale, sia perché si hanno
forti dubbi sulla sua integrità morale e capacità di intendere, sia
perché l'esibizione nei periodoìi in cui si piangono morti è
irrispettoso, oltre ad essere una cafonata vergognosa.
Solitamente
si appassionano alle parate militari solo dei rimbambiti, solo dei
coatti, solo degli ignoranti nati per distruggere e mai per costruire,
personaggi da analizzare attentamente per il carattere guerrafondaio e
per l'identità doppia.
Lei confonde il dovere di un presidente con
l'oligarchia che accompagna i peggiori massoni della storia, lei non
può decidere per un popolo, lei dovrebbe essere voce del popolo e quando
il popolo è unito contro una manifestazione non chiede il suo parere,
lei dovrebbe solo obbedire e, soprattutto, evitare di parlare, perché ad
ascoltarla non ci saranno solo giornalisti e comici neofiti della
cultura stolta che lei rappresenta.
La sfido a trovare un
emiliano-romagnolo dalla sua parte, la sfido a trovare un familiare
delle vittime felice di vedere la sfilata negligente e assurda che lei
propone.
La memoria dovrebbe aiutare gli italiani più audaci,
proprio quelli che la ricordano all'interno del partito comunista,
quando proponeva il suo assoluto vigore nazional-popolare, la sua
completa disponibilità alla politica colonizzante statunitense, un
fascista tra i comunisti dovrebbe essere ricordato e studiato nelle
scuole da lei oppresse e denudate.
Lei ha accettato ed avallato il
peggior capitalismo a sfavore del cittadino, ponendosi come garante di
una costituzione calpestata, derisa e infranta senza ritegno quasi ogni
giorno.
La tragedia non va mai barattata, vorrei parlarle di
altri presidenti che evitarono tali vergogne, avevano una dirittura morale
che lei neanche conosce, il suo nome verrà consegnato alla storia come
il peggior presidente di tutti i tempi e io sono certo che neanche il
nano sarebbe capace di far peggio.
Odio lei e chi la difende, odio
questa maledetta superficialità propinata dai mass-media e che ogni
italiano mastica pur di tirare avanti, arriveremo a scalfire il fondo
prima di morire, quelli come lei non meritano rispetto neanche in
vecchiaia.
Lei è sempre stato indifferente di fronte alla tragedia
di un popolo alla deriva, io sarò indifferente (eviterò di dire felice)
nel caso dovessi vederla soffrire prima di morire, magari senza quei
dannati cappelli.
No, nessuna remora e nessuna pietà per lei che
ha consegnato, senza garanzie, il nostro paese alle banche, lei sarà
sempre e comunque servo anche da morto e solo l'ignoranza e la
superficialità di questo popolo potrebbe onorarla e consegnarla alla
storia come presidente emerito.
Con disgusto, Antonio.
(Antonio Recanatini)
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