giovedì 26 aprile 2012
INCAPACITÀ DI ADATTARSI ALLA REALTÀ
Spesso leggiamo o ascoltiamo notizie sulle stragi del sabato sera, ormai siamo abituati, guardiamo anche con un leggero distacco le foto scattate su carcasse di auto, schiantate nella notte. Una tragedia dietro l'altra che continuiamo ad ingoiare come fossimo di fronte a telefilm americani, quelli che passavano una volta a settimana, salvo risvegliarsi perché a smettere di battere è stato il cuore del figlio di un nostro amico. Pensate, i suicidi giovanili appaiono difficilmente in prima pagina, nonostante ci sia stato un aumento considerevole negli ultimi anni, quasi un voler nascondere questa immensa sciagura, non ad altri, ma a noi stessi. Secondo alcuni studi discutibili pare che i giovani a rischio siano quasi il 4%, una cifra considerevole, una cifra capace di farci sentire impotenti, proprio per questo il silenzio intorno è colpevole. Parlando di cifre diciamo che, in Italia, su 10 milioni di giovani, 400 mila sono a rischio, parliamo di età compresa dagli 11 anni 30, se a questa cifra aggiungiamo il colore nero del sabato sera, spero di farvi almeno paura. L'incapacità di adattarsi alla realtà è il male che sottrae parte della gioventù alla collettività, uno scenario squallido, posto innanzi a noi in modo quasi dissacrante, alla fine la morte diventa solo come nuova notizia. L'allarme non viene nemmeno attivato, non siamo neanche in preallarme, non siamo nemmeno coscienti dei rischi con cui questa generazione dovrà fare i conti. Questo silenzio è il vero muro che ci separa dai giovani, non voler guardare in faccia la realtà è il modo peggiore per interagire con essi, bisognerebbe educare ogni genitori alla comunicazione. Le affermazioni fatte da alcuni agiatissimi privilegiati politici nelle università italiane, mettono in risalto il distacco totale, nel caso avessimo il dubbio, alla sensibilità giovanile. L'insoddisfazione di cui rischiano di ammalarsi i nostri ragazzi è figlia dell'insoddisfazione dei genitori a non vederli trionfanti, il desiderio di vederli superiori, o, magari, dei robot da preparare per la guerra quotidiana.
Sempre più spesso sono i figli a capire i difetti dei genitori, mentre i genitori sono sempre più convinti di conoscerli bene, non per quello che sono, ma per quello che vorremmo fossero.
Una mia amica maestra racconta spesso di come i genitori rimangono sorpresi di fronte ad una ragazzata compiuta dal figlio e dice: -i genitori sono diffidenti verso noi insegnanti quando mettiamo in risalto un malumore o un'azione poco gratificante del figlio-.
Mi ricordo che per me fu davvero diverso, mio padre pensava sempre fossi io il peggiore, quindi prima di conoscere i fatti, ero già preso di mira, non era un pregiudizio, mi conosceva bene e non si sarebbe mai sorpreso di qualsiasi ragazzata commettessi.
Pensiamo siano fortunati perché hanno tutto, forse proprio questo è il problema, alla fine non hanno niente, li avviamo noi verso l'insoddisfazione perenne, li educhiamo a non prendersi responsabilità. Incapacità di adattarsi alla realtà entra anche attraverso il mondo dorato che pensiamo di avergli costruito intorno, i genitori dovrebbero essere angeli custodi capaci di dire no quando è giusto, capaci di ascoltare.
Non viviamo noi la vita dei nostri figli, qualcuno dovrebbe ricordarcelo, ogni volta che ci imponiamo o ci sbrachiamo dobbiamo chiederci -lo faccio per il suo bene o per stare tranquillo io?-
L'incapacità di adattarsi alla realtà potrebbe lasciare segni indelebili, vigiliamo prima di dover fare i conti con il tempo mai domato.
(Antonio Recanatini)
Sempre più spesso sono i figli a capire i difetti dei genitori, mentre i genitori sono sempre più convinti di conoscerli bene, non per quello che sono, ma per quello che vorremmo fossero.
Una mia amica maestra racconta spesso di come i genitori rimangono sorpresi di fronte ad una ragazzata compiuta dal figlio e dice: -i genitori sono diffidenti verso noi insegnanti quando mettiamo in risalto un malumore o un'azione poco gratificante del figlio-.
Mi ricordo che per me fu davvero diverso, mio padre pensava sempre fossi io il peggiore, quindi prima di conoscere i fatti, ero già preso di mira, non era un pregiudizio, mi conosceva bene e non si sarebbe mai sorpreso di qualsiasi ragazzata commettessi.
Pensiamo siano fortunati perché hanno tutto, forse proprio questo è il problema, alla fine non hanno niente, li avviamo noi verso l'insoddisfazione perenne, li educhiamo a non prendersi responsabilità. Incapacità di adattarsi alla realtà entra anche attraverso il mondo dorato che pensiamo di avergli costruito intorno, i genitori dovrebbero essere angeli custodi capaci di dire no quando è giusto, capaci di ascoltare.
Non viviamo noi la vita dei nostri figli, qualcuno dovrebbe ricordarcelo, ogni volta che ci imponiamo o ci sbrachiamo dobbiamo chiederci -lo faccio per il suo bene o per stare tranquillo io?-
L'incapacità di adattarsi alla realtà potrebbe lasciare segni indelebili, vigiliamo prima di dover fare i conti con il tempo mai domato.
(Antonio Recanatini)
Oscar Wilde - vita e opere -Biografia
Oscar Wilde nacque a Dublino nel 1854 in un ambiente colto e spregiudicato, studiò a Oxford dove ebbe come suoi maestri Ruskin e Pater. Il suo ingegno brillante, i successi letterari, le pose eccentriche lo imposero come una delle personalità dominanti nei circoli artistici e nei salotti mondani inglesi e francesi. Alternò come residenza Parigi e Londra, con frequenti viaggi in Italia, Grecia, Nordafrica. Nel 1882 Oscar Wilde recò negli Stati Uniti per un fortunato ciclo di conferenze sull'estetismo. Nel 1884 sposò Constance Lloyd, da cui ebbe due figli. Il matrimonio presto naufragò. La sua relazione con lord Alfred Douglas gli mise contro il padre di questi, marchese di Queensberry, e con lui tutta l'aristocrazia e la classe dirigente che fino ad allora lo osannava come un idolo. Subì un processo che suscitò enorme scalpore. Fu condannato per omosessualità a due anni di lavori forzati (1895). Scontata la pena, in miseria e abbandonato da tutti, si rifugiò in Francia dove morì, a Parigi, tre anni dopo, nel 1900.
Dopo un libro di versi, Poesie (Poems, 1881), nel 1888 Wilde pubblicò un volume di favole per adulti, sentimentali e moraleggianti, Il principe felice (The happy prince) che poi ripubblicò nel 1891 accresciuta con il titolo La casa dei melograni (The house of pomegranates). In questi stessi anni si dedica anche a un breve saggio-racconto, di cui pubblica un condensato nel 1887 sul «Blackwood's magazine», con il titolo de Il ritratto di Mr W.H. (The portrait of Mr W.H.). L'elaborazione successiva rimase inedita su consiglio degli amici che temevano un uso contro Wilde da parte della "giustizia" anti-omosessuale, come poi avvenne. Il manoscritto rimase inedito fino all'asta dei beni di Wilde avvenuta nel 1895, e poi sparì riaprendo solo negli anni '20 negli Stati Uniti. Protagonisti del racconto-saggio sono un narrante e il suo amico Erskine, che dopo cena prendono il caffè e fumano, parlano piacevolmente, il discorso cade sul tema dei falsi letterari, Erskine tira fuori da uno stipo un bel ritratto di giovane in abiti di fine XVII secolo, ritto vicino a un tavolo con la destra appoggiata a un libro, i "Sonetti" di Shakespeare aperto sulla dedica: "All'unico ispiratore dei seguenti sonetti...". Erskine racconta come un suo giovane amico oxfordiano, Graham, aveva ipotizzato che proprio quel giovane fosse il destinatario dei "Sonetti": un attore giovane della compagnia di teatro shakespeareiano di nome William Hugues, avvenente e di umili origini. Graham per affermare la verità di quella sua scoperta si era ucciso. Erskine si mostra incredulo sull'ipotesi, ma non il personaggio narrante. Tutto l'armamentario della polemica e della persuasione è messo in opera da Wilde mediante i suoi personaggi per convincere di questa (sua) tesi. Le parti continuano a invertirsi in un gioco di scatole cinesi, la sorpresa della tesi critica si intreccia con quella dei colpi di scena che costellano il racconto fino all'ultima pagina. E acconto a questo, le note di estetica, le definizioni, i princìpi. Soprattutto il bisogno di legare l'arte alla vita, di trasformare questa in quella. I versi di Shakespeare sono interpretati da Wilde come canto di uno schiavo della bellezza, la vera condizione dell'artista secondo Wilde.
L'umorismo prevale invece nei racconti de Il delitto di lord Arthur Savile (Lord Arthur Savile's crime, 1891). Il 1891 fu per Wilde un anno intenso, nel quale pubblicò molte cose pregevoli. I saggi Intenzioni (Intentions, 1891) contengono la dottrina estetica. Le sue riflessioni politiche, ispirate a un anarchismo idealizzato, sono esposte ne L'anima dell'uomo sotto il socialismo (The soul of man under socialism, 1891).
Nello stesso 1891 pubblicò il romanzo Il ritratto di Dorian Gray (The picture of Dorian Gray). Protagonista del romanzo è il giovane bellissimo Dorian Gray, ossessionato dall'idea di invecchiare e di perdere la sua avvenenza. Il pittore Basil Hallward gli fa un ritratto, e Dorian ottiene grazie a un sortilegio, che ogni segno del tempo deturpi non lui ma il ritratto. Avido di piaceri e influenzato dal suo cinico compagno Henry Wotton, si abbandona agli eccessi più sfrenati. Lui rimane fresco e giovane, mentre il suo ritratto reca i segni dei vizi e del tempo. Hallward gli rimprovera tanta vergogna, e lui lo uccide. Il volto spaventevole del ritratto diventa l'atto d'accusa più spietato per Dorian che, disperato, lo squarcia con una pugnalata: cade morto: le fattezze del ritratto tornano a essere quelle di un giovane puro, mentre a terra giace un vecchio osceno e disgustoso. Il romanzo diventò una specie di vangelo dell'estetismo.
Wilde scrisse anche una serie di commedia in cui la polemica sociale è diluita in battute ironiche e paradossi cinici e brillanti. Il ventaglio di lady Windermere (Lady Windermere's fan, 1892) è una commedia in quattro atti. Lady Windermere sta per concedersi a lord Darlington che la corteggia, convinta che il marito, di cui è ancora innamorata, la tradisca con una certa signora Erlynne, donna misteriosa e affascinante. In realtà Erlynne è la madre creduta morta della stessa lady Windermere, che abbandonò bambina per seguire un uomo di cui era innamorata. Per risparmiare alla figlia il suo stesso errore, la convince senza rivelarsi a ritornare dal marito. Lord Windermere scopre in casa di Darlington il ventaglio della moglie. La signora Erlynne salva di nuovo la situazione, compromettendo sé stessa. restituita la felicità alla figlia, si allontana per sempre senza rivelare la propria identità.
Seguirono Una donna senza importanza che fu rappresentata a Londra nel 1893, Un marito ideale (An ideal husband, 1895). L'importanza di chiamarsi Earnest (The importance of being Earnest, 1895). Earnest (= serio) è il nome prediletto da Gwendolen, figlia di lady Bracknell. John Worthing, di ignoti natali, lo ha assunto per corteggiare la ragazza. John si è inventato anche un fratello scapestrato: il suo amico Algernon Moncrieff che ama la pupilla di John, Cecily, si affretta a impersonarlo per stare vicino alla ragazza. Il castello di menzogne costruito dai due rischia di crollare, ma tutto si accomoda quando si scopre che John si chiama veramente Earnest ed è figlio di una sorella di lady Bracknell, e che Algernon è davvero suo fratello. La sua opera teatrale più famosa resta Salomé, scritta in francese nel 1891 per Sarah Bernhardt, rappresentata per la prima volta nel 1896 e musicata poi da Richard Strauss nel 1905.
Scritta in parte in carcere e pubblicata postuma nel 1905 è De profundis. Appartiene alle ultime opere anche La ballata del carcere di Reading (The ballad of Reading Gaol, 1898), la più celebre delle sue poesie. Autocompassione e orgoglio, fedeltà a sé stesso, una certa torbida amarezza emergono qui, in questi testi dove Wilde ha tentato di trovare accenti più profondi.
L'opera
di Wilde è inseparabile dalla sua vita. Predicò l'estetismo, ma volle
anche vivere la propria vita come un'opera d'arte. In lui
anticonformismo autentico e aspirazione balzachiana
al successo convivono. Il tentativo di conciliare istanze di ribellione
e mondanità si riflette nel suo atteggiamento verso la società
vittoriana, criticata ferocemente ma anche blandita. Per una decina
d'anni Wilde interpretò da grandissimo attore questo ruolo pericoloso:
quando il gioco fu scoperto, accentuò la sfida e volle essere martire.
Dotato di una prodigiosa capacità di assimilazione, Wilde tradusse in
forme efficaci la rivoluzione di idee e di gusto che aveva trovato una
espressione più originale ma anche meno accessibile nell'opera di
Swinburne, in Pater, Huysmans, in Gustave Moreau.
Nel sito: L’amico devoto di Oscar Wilde
Bibliografia: Oscar Wilde
Poems (1881)
The portrait of Mr W.H. (1887)
The happy prince (1888)
The house of pomegranates (1891)
Lord Arthur Savile's crime (1891)
Intentions (1891)
The soul of man under socialism (1891)
The picture of Dorian Gray (1891)
Lady Windermere's fan (1892)
An ideal husband (1895)
The importance of being Earnest (1895)
Salomé (dramma, 1896)
De profundis (pubbl.1905)
The ballad of Reading Gaol (1898)
fonte: www.girodivite.it/antenati - an open content project
mercoledì 25 aprile 2012
La disinformazione continua: chi crede veramente che una "pillola, anche se naturale" sia solo portatrice di benefici ed esente da rischi ed effetti collaterali?
Mentre,
giustamente, le case farmaceutiche continuano a cavalcare l'onda alla
ricerca della naturalità - dopo Klaira
infatti
sarà presto disponibile in Italia Zoely, un'altra pillola
"naturale" - i media continuano nella loro opera di
disinformazione.
Largamente
decantata dai media, in Zoely ritroviamo un po' le stesse
caratteristiche presentate per Klaira e cioèriduzione del flusso
abbondante, rispetto per i parametri lipidici, della coagulazione e
del metabolismo lipidico. Zoely (conosciuta
anche come Nomac/E2), secondo
i produttori è
la soluzione per chi chiede un prodotto che risponda alle proprie
esigenze in modo più naturale". Infatti, l'estrogeno utilizzato
come principio attivo di Zoely è il 17 ß-estradiolo,
naturalmente prodotto dalle ovaie.
Naturale
è sempre sinonimo di benefico?
Leggendo
la presentazione che i media propongono, ci si accorge subito del
fatto che le informazioni vengono fornite parzialmente. Zoely,
infatti, è presentata come la "pillola
amica" o
"alleata
del benessere della donna" dai
molteplici benefici, ma gli effetti collaterali vengono
assolutamente ignorati. Trattandosi pur sempre di un farmaco, come
tale, comporta sì dei benefici ma presenta contemporaneamente dei
rischi e delle controindicazioni che, infatti, ritroviamo elencati
nel foglietto
illustrativo.
Scopriamo,
così, come riportato nel paragrafo "Controindicazioni"
del foglietto
illustrativo,
che gli effetti epidemiologici del 17 ß-estradiolo sono ancora
sconosciuti e che, quindi, vengono automaticamente presi per
buoni gli effetti, le avvertenze e le controindicazioni dei
contraccettivi combinati tradizionali. Ma, secondo il CHMP (Il
Comitato per i Prodotti Medicinali ad Uso Umano) i
benefici superano i rischi
ed è stata rilasciata l'autorizzazione al commercio.
D'altra
parte la cosa importante e che conta è che stiamo parlando di un
farmaco che ha come effetto quello di provocare
un'alterazione del delicato equilibrio ormonale della donna, e
che dovrebbe essere presentato per quello che è veramente, a
prescindere dal fatto che sia naturale e testato, oppure non
completamente.
Ma,
allora, perchè ci arriva un'informazione parziale e
distorta?
Perchè nell'informazione si evita intenzionalmente di parlare dei possibili effetti collaterali?
Il nostro dovere è informarci e pretendere chiarezza e rispetto!
Perchè nell'informazione si evita intenzionalmente di parlare dei possibili effetti collaterali?
Il nostro dovere è informarci e pretendere chiarezza e rispetto!
In
questo momento, c'è una ragazza di quindici anni, "Giulia",
che è in
coma da un anno a causa
di una pillola di nuova generazione prescrittale per curare l'ovaio
micropolicistico. Una pillola definita, dagli stessi media che
decantano Zoely, come innocua, leggera, benefica...(vedi fonti
in basso)
E, come "Giulia", sono moltissime le ragazze che hanno dovutosubire sulla loro pelle, che hanno dovuto sacrificare la loro giovinezza in nome di un'informazione parziale o fuorviante.
E, come "Giulia", sono moltissime le ragazze che hanno dovutosubire sulla loro pelle, che hanno dovuto sacrificare la loro giovinezza in nome di un'informazione parziale o fuorviante.
sabato 21 aprile 2012
ESM e Goldman Sachs: il colpo di stato finanziario a danno di tutti!
FONTE Nel
settembre 2008, Henry Paulson, ex CEO di Goldman Sachs, è riuscito a
estorcere 700 miliardi di dollari per il salvataggio delle banche. Ma
per riuscirci ha dovuto minacciare il collasso dell'intero sistema
finanziario globale e l'imposizione della legge marziale in usa.
Paulson fece addirittura appello per un fondo di salvataggio
permanente, il Troubled Asset Relief Program, TARP ma si oppose il
Congresso degli stati uniti e in definiva fu respinto .Nel dicembre
2011, presidente della Banca centrale europea Mario Draghi, ex
vicepresidente della Goldman Sachs Europa, era in grado di approvare un
piano di salvataggio 500 miliardi di euro per le banche europee senza
chiedere il permesso a nessuno. E nel gennaio 2012, un programma di
finanziamento permanente di salvataggio chiamato Meccanismo europeo di
stabilità (ESM) era stata approvata nel cuore della notte senza essere
minimamente denunciato dalla stampa del vecchio continente. L' ESM
impone un debito senza fine per governi degli Stati membri dell'Unione
europea, mettendo i contribuenti europei un cappio grazie all' ESM
aegli eurocrati (NdA gestiti da chi sappiamo).
Il Colpo di stato dei banchieri ha trionfato in Europa, apparentemente senza lotta. L'ESM è supportata dai governi della zona euro, i loro creditori, e "il mercato" segue a ruota, perché significa che gli investitori possono continuare a comprare (speculare) sul debito dei paesi dell'Unione Europea. Tutto è sacrificato alle esigenze dei creditori, perché dove altro può essere il denaro che tiene in scacco con debiti paralizzanti i governi dell'Eurozona? C'è un'altra alternativa alla schiavitù del debito alle banche. Ma prima diamo uno sguardo più da vicino il ventre nefasto del MSE e silenziosa acquisizione di Goldman della BCE. . . .
Il Colpo di stato dei banchieri ha trionfato in Europa, apparentemente senza lotta. L'ESM è supportata dai governi della zona euro, i loro creditori, e "il mercato" segue a ruota, perché significa che gli investitori possono continuare a comprare (speculare) sul debito dei paesi dell'Unione Europea. Tutto è sacrificato alle esigenze dei creditori, perché dove altro può essere il denaro che tiene in scacco con debiti paralizzanti i governi dell'Eurozona? C'è un'altra alternativa alla schiavitù del debito alle banche. Ma prima diamo uno sguardo più da vicino il ventre nefasto del MSE e silenziosa acquisizione di Goldman della BCE. . . .
Il lato oscuro del ESM
L'ESM è una struttura permanente di salvataggio del previsto per sostituire la temporanea Fondo europeo di stabilità finanziaria per Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria, non appena gli Stati membri che rappresentano il 90% degli impegni finanziari l'avranno ratificata, qualcosa che dovrebbe accadere nel luglio 2012. A dicembre 2011 il video youtube dal titolo "La verità sconvolgente del collasso in corso Unione europea" , originariamente pubblicato in tedesco, dà uno sguardo rivelatore al ESM che vale la pena citare:
L'ESM è una struttura permanente di salvataggio del previsto per sostituire la temporanea Fondo europeo di stabilità finanziaria per Meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria, non appena gli Stati membri che rappresentano il 90% degli impegni finanziari l'avranno ratificata, qualcosa che dovrebbe accadere nel luglio 2012. A dicembre 2011 il video youtube dal titolo "La verità sconvolgente del collasso in corso Unione europea" , originariamente pubblicato in tedesco, dà uno sguardo rivelatore al ESM che vale la pena citare:
L'UE sta progettando un nuovo trattato chiamato Meccanismo europeo di stabilità, o ESM: un trattato di debito. . . . Il capitale sociale autorizzato è di 700 miliardi di euro. Domanda: perché 700 miliardi? [Probabile risposta: semplicemente imitato 700 miliardi di dollari al Congresso americano comprato in nel 2008.]. . .
[Articolo 9]: ". . . I membri ESM irrevocabilmente e incondizionatamente impegnano a versare su richiesta qualsiasi chiamata di risoluzione del loro . . . entro sette giorni dal ricevimento di tale richiesta. ". . . Se l'ESM ha bisogno di soldi, abbiamo sette giorni per pagare. . . . Ma cosa significa "irrevocabilmente e incondizionatamente" ? Che cosa succede se abbiamo un nuovo parlamento, che non vuole trasferire il denaro alla ESM? . . . .
[Articolo 10]: "Il consiglio dei governatori può decidere di modificare il capitale autorizzato e di modificare l'articolo 8. . . di conseguenza: "Domanda.:. . . 700 miliardi è solo l'inizio? Il ESM può rifornirsi il fondo tanto quanto denaro quando vuole eogni volta che vuole? E ci sarebbe l'articolo 9, che obbliga a pagare irrevocabilmente e incondizionatamente?
[Articolo 27, le linee 2-3]: "La ESM, i suoi beni, il finanziamento e le attività. . . godono dell'immunità da ogni forma di processo giudiziario. . . ». Domanda: Quindi il programma ESM può farci causa, ma non fare causa a loro?
[Articolo 27, linea 4]: "La proprietà, il finanziamento e le attività del ESM NON POTRA' essere oggetto di perquisizione, requisizione, confisca, espropriazione, o qualunque altra forma di sequestro, il prelievo o preclusione dal potere esecutivo, l'azione giudiziaria, amministrativa o legislativa " Domanda.:. . . i suoi mezzi che né i nostri governi, né i nostri legislatori, né una qualsiasi delle nostre leggi democratiche hanno alcun effetto sulla organizzazione ESM? Questo è un trattato piuttosto inquietante
[Articolo 30]: "l'Amministratore Delegato e membri del personale devono essere immuni da procedimenti legali in relazione ad atti da essi compiuti. . . e godono dell'inviolabilità per le loro carte e documenti ufficiali ". Domanda: Quindi chiunque sia coinvolto nel ESM è sganciato dall'essere perseguito penalmente? Essi non possono essere ritenuti responsabili per qualsiasi cosa? . . . Il trattato stabilisce una nuova organizzazione intergovernativa alla quale si sono tenuti dal trasferire i beni illimitati entro sette giorni se ne faccia richiesta, un'organizzazione che ci può citare in giudizio, ma è immune da tutte le forme di repressione e cui anche i loro manager godono. Non ci sono revisori indipendenti e non si applicano le leggi esistenti? I governi non possono agire contro di esso? la vecchia Europa mette bilanci nazionali nelle mani di una singola organizzazione intergovernativa e non eletta? Quale e' il futuro dell'Europa? La nuova UE - una comunita' priva di democrazie sovrane Europa?
La Goldman Acquisisce la BCE
Lo scorso novembre, senza fanfare e senza pubblicita' della stampa, l'ex Goldman Mario Draghi che sostituito Jean-Claude Trichet a capo della BCE. Draghi non ha perso tempo a fare per le banche ciò che la BCE ha rifiutato di fare per i suoi membri ovvero un prestito suontoso di soldi a prezzi molto convenienti. IL Blogger francese Simon Thorpe riporta :
Il 21 dicembre, la BCE ha "prestato" 489 miliardi di euro alle banche europee al tasso estremamente generosa di appena l'1% in 3 anni. Dico "prestato", ma in realtà, aveva acceso le macchine da stampa. La BCE non ha soldi da prestare. Il denaro era stato inghiottito quasi istantaneamente da un totale di 523 banche. E 'pura follia. La BCE si augura che le banche faranno qualcosa di utile con esso - come prestito il denaro per i Greci, che attualmente pagano il 18% di inteessi ai mercati obbligazionari per ottenere i soldi. Ma non ci sono assolutamente senza alcun vincolo. Se le banche decidono di pagare i bonus con i soldi, va bene. Oppure potrebbere semplicemente spostare tutti i soldi ai paradisi fiscali.
A 18% di interesse, il debito raddoppia in soli quattro anni. E 'questo un gravoso onere degli interessi, che sta paralizzando la Grecia e altri paesi debitori. Thorpe propone la soluzione più ovvia:
Perché non prestare il denaro al governo greco direttamente? Oppure, per il governo portoghese, attualmente dover prendere in prestito denaro a 11,9%? O il governo ungherese, attualmente pagando 8,53%. O il governo irlandese, attualmente pagando 8,51%? O il governo italiano, che sono costretti a pagare 7,06%?
L'obiezione riguarda l'articolo 123 del trattato di Lisbona impedisce alla BCE di prestare ai governi. ma Thorpe dice:
La mia considerazione è che l'articolo 123 è lì per impedire ai governi eletti di abusare della banche centrali, ordinando loro di stampare moneta per finanziare la spesa eccessiva. Questo, ci viene detto, è perché la BCE deve essere indipendente dai governi. OK. Ma quello che abbiamo ora è un milione di volte peggio. La BCE è ora completamente nelle mani del settore bancario. "Vogliamo mezzo miliardo di euro a buon mercato!", Dicono. OK, nessun problema. Mario è qui per sistemare le cose e non c'è bisogno di consultare nessuno. Nel momento in cui la BCE fa l'annuncio, il denaro è già scomparso.
Almeno se la BCE stava lavorando sotto la supervisione di governi eletti, avremmo una certa influenza quando si eleggono i governi. Ma il gruppo che ora ha le mani sugli strumenti di potere sono ormai totalmente fuori controllo.
Goldman Sachs e i loro tecnocrati finanziari hanno rubato la nave europea. La democrazia è saltata fuori dalla finestra, tutto in nome di una presunta indipendenza della banca centrale dagli "abusi" dei governi. Ma il governo è il popolo , o dovrebbe esserlo. Un governo democraticamente eletto rappresenta il popolo. Gli europei sono stati ingannati nel rinunciare alla propria democrazia, per una una banda di pirati finanziari canaglia, e il resto del mondo lo segue.
Piuttosto che la ratifica del trattato ESM, gli europei farebbero meglio a cambire l'articolo 123 del Trattato di Lisbona. Poi, la BCE potrebbe emettere credito direttamente ai suoi governi degli Stati membri. In alternativa, i governi dell'Eurozona potrebbe ristabilire la loro sovranità economica facendo rivivere le loro banche pubbliche centrali e li utilizzano per emettere il credito della nazione per il bene della nazione, in modo efficace senza interessi. Questa non è una idea nuova, ma è stato usato storicamente con ottimi risultati, ad esempio in Australia attraverso la Commonwealth Bank of Australia e in Canada attraverso la Banca del Canada .Oggi l'emissione di moneta e del credito è diventato il diritto privato di r vampiri, che la stanno usando per spremere la linfa vitale di economie. Questo diritto deve essere restituito ai governi sovrani. Di credito dovrebbe essere un servizio pubblico, erogato e gestito a beneficio del popolo.
Ellen Brown è un avvocato e presidente del Public Banking Institute, http://PublicBankingInstitute.org . In Web of Debt, il suo ultimo di undici libri, si mostra come un cartello privato ha usurpato il potere di creare denaro dal popolo stesso, e come la gente può ottenerlo indietro. I suoi siti web sono http://WebofDebt.com e http://EllenBrown.com .
La solita nota del prigioniero: Ancora una volta spunta la Goldman Sachs, una corporation finanziaria PRIVATA, viene denunciata da articoli economici indipendenti. Dove chiaramente si dice senza mezzi termini che La sua ingerenza si e' trasformata da ingerenza a dominio globale sulle economie mondiali. Come nel precedente articolo questa e' una riprova che siamo in mano ai soliti personaggi che spremono il popolo e i governi estorcendo i soldi come farebbero i malavitosi: O fai quello che diciamo o facciamo crollare tutto! La ESM e' un altro strumento affinche' banchieri e speculatori, ci lascino in una perenne morsa. Leggetelo, pubblicate le vostre considerazioni e avvertite le persone ignare di quello che sta accadendo in Europa. Ringraziate ancora la GS e i banchieri loro amici se siete disoccupati, cassaintegrati e non avrete la pensione, se ogni giorno diventa piu' difficile per voi comprare cibo e tirare avanti. L'annus coeptis che leggete che li favorisce e' il Dio Denaro gestito da questi signori insieme agli occulti ferrovieri che manovrano la locomotiva dietro le quinte!
giovedì 19 aprile 2012
Calearo: mai alla Camera ma non lascio Deputato Pd lancia sito "boicottacalearo"
L'ex deputato Pd: «Non mi dimetto perché con lo stipendio devo pagare il mutuo. La mia Porsche ha la targa slovacca»
ROMA
- Alla Camera non ci andrò più, ma non ho alcuna intenzione di
dimettermi perché con lo stipendio da parlamentare pago un «mutuo di
12mila euro». E' polemica per questa dichiarazione di Massimo Calearo,
deputato di Popolo e Territorio, eletto con il Pd, per volontà dell'ex
segretario Walter Veltroni, poi passato all'Api prima di approdare negli
ex cosiddetti responsabili. Oggi un deputato del Pd, Guglielmo Vaccaro,
ha annunciato una proposta di legge per «far decadere dal suo ruolo un
deputato in casi tanto gravi» come quello dell'ex deputato Pd e il
lancio, da lunedì, del sito boicottacalearo.
L'annuncio di Calearo. «Dall'inizio dell'anno alla Camera sono andato solo tre volte, anche per motivi familiari. Rimango a casa a fare l'imprenditore, invece che andare a premere un pulsante. Non serve a niente. Anzi, credo che da questo momento fino alla fine della legislatura non ci andrò più», ha detto ieri Calearo parlando a Raio 24. «Fino a novembre - ha aggiunto - mi sono divertito a fare il consulente di Berlusconi sul commercio estero, ora non servo più. È usurante andare alla Camera solo a premere un pulsante. Dimissioni? No, perché al posto mio entrerebbe uno del Pd molto di sinistra, un filo-castrista (Andrea Colasio, ndr)».
Il mutuo e la Porsche. Poi Calearo rivela: «Con lo stipendio da parlamentare pago il mutuo della casa che ho comprato, 12mila euro al mese di mutuo. È una casa molto grande...». E ancora: «La mia Porsche è targata slovacca, l'ho comprata lì perché ho un'attività in quel paese con 250 dipendenti. E poi in Slovacchia si possono scaricare tutte le spese per la vettura. In Italia no».
Le polemiche. Lucio Malan (Pdl) intima: «Calearo lavori alla Camera o si dimetta». Mentre, di fronte anche a certe parole sui gay («due uomini che si baciano mi fanno schifo»), Giancarlo Lehner (Pt) si augura il collega sia vittima di «un grappino di troppo». «Calearo dice che non andrà più alla Camera perché inutile ma che non si dimette perché deve pagare il mutuo. Mi fa rabbia e mi indigna», ha scritto su Twitter il presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti -. È per gente opportunista, egoista e senza ideali come Calearo - ha aggiunto -che l'italia rischia di affondare».
Boicottacalearo. «Ho depositato il testo di una proposta di legge che risponde all'arroganza di Calearo, per prendere in considerazione l'ipotesi di far decadere dal suo ruolo un deputato in casi tanto gravi come quello generato in queste ore», ha detto Vaccaro. «E siccome so che non può bastare solo una proposta - sostiene Vaccaro - annuncio che lunedì registrerò e attiverò a mie spese e sotto la mia personale responsabilità anche il dominio "boicottacalearo.it", con l'elenco dei clienti delle sue aziende e l'invito a non comprare i prodotti delle marche che installano componenti prodotti dalle sue industrie. A Calearo rivolgo un invito finale: dimettiti prima che la gente di buona volontà ti faccia fallire».
Gasbarra: parole ignobili, creano disgusto. «Le ignobili parole di Calearo creano disgusto e dimostrano che se la politica ha i suoi difetti, la cosiddetta società civile può toccare le punte infime, raggiunte da questo imprenditore chiamato in politica e candidato alla Camera dal Pd e purtroppo avvicinato anche dal fronte opposto»: lo dice Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl. «Le sue deliranti affermazioni - prosegue - creano danno a quanti fanno politica con passione. Auguro ogni accertamento fiscale a questo pessimo signore, che la Confindustria e Federmeccanica portarono ai loro vertici, evidentemente senza rendersi conto di chi fosse».
Nella polemica finisce anche l'ex segretario del Pd, Walter Veltroni, accusato di averlo portato in Parlamento. Replica dell’ex segretario: «Vedo solo ora che mi si chiede di scusarmi per quella candidatura. Calearo ha dimostrato di essere una persona orrenda».
L'annuncio di Calearo. «Dall'inizio dell'anno alla Camera sono andato solo tre volte, anche per motivi familiari. Rimango a casa a fare l'imprenditore, invece che andare a premere un pulsante. Non serve a niente. Anzi, credo che da questo momento fino alla fine della legislatura non ci andrò più», ha detto ieri Calearo parlando a Raio 24. «Fino a novembre - ha aggiunto - mi sono divertito a fare il consulente di Berlusconi sul commercio estero, ora non servo più. È usurante andare alla Camera solo a premere un pulsante. Dimissioni? No, perché al posto mio entrerebbe uno del Pd molto di sinistra, un filo-castrista (Andrea Colasio, ndr)».
Il mutuo e la Porsche. Poi Calearo rivela: «Con lo stipendio da parlamentare pago il mutuo della casa che ho comprato, 12mila euro al mese di mutuo. È una casa molto grande...». E ancora: «La mia Porsche è targata slovacca, l'ho comprata lì perché ho un'attività in quel paese con 250 dipendenti. E poi in Slovacchia si possono scaricare tutte le spese per la vettura. In Italia no».
Le polemiche. Lucio Malan (Pdl) intima: «Calearo lavori alla Camera o si dimetta». Mentre, di fronte anche a certe parole sui gay («due uomini che si baciano mi fanno schifo»), Giancarlo Lehner (Pt) si augura il collega sia vittima di «un grappino di troppo». «Calearo dice che non andrà più alla Camera perché inutile ma che non si dimette perché deve pagare il mutuo. Mi fa rabbia e mi indigna», ha scritto su Twitter il presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti -. È per gente opportunista, egoista e senza ideali come Calearo - ha aggiunto -che l'italia rischia di affondare».
Boicottacalearo. «Ho depositato il testo di una proposta di legge che risponde all'arroganza di Calearo, per prendere in considerazione l'ipotesi di far decadere dal suo ruolo un deputato in casi tanto gravi come quello generato in queste ore», ha detto Vaccaro. «E siccome so che non può bastare solo una proposta - sostiene Vaccaro - annuncio che lunedì registrerò e attiverò a mie spese e sotto la mia personale responsabilità anche il dominio "boicottacalearo.it", con l'elenco dei clienti delle sue aziende e l'invito a non comprare i prodotti delle marche che installano componenti prodotti dalle sue industrie. A Calearo rivolgo un invito finale: dimettiti prima che la gente di buona volontà ti faccia fallire».
Gasbarra: parole ignobili, creano disgusto. «Le ignobili parole di Calearo creano disgusto e dimostrano che se la politica ha i suoi difetti, la cosiddetta società civile può toccare le punte infime, raggiunte da questo imprenditore chiamato in politica e candidato alla Camera dal Pd e purtroppo avvicinato anche dal fronte opposto»: lo dice Maurizio Gasparri, presidente dei senatori del Pdl. «Le sue deliranti affermazioni - prosegue - creano danno a quanti fanno politica con passione. Auguro ogni accertamento fiscale a questo pessimo signore, che la Confindustria e Federmeccanica portarono ai loro vertici, evidentemente senza rendersi conto di chi fosse».
Nella polemica finisce anche l'ex segretario del Pd, Walter Veltroni, accusato di averlo portato in Parlamento. Replica dell’ex segretario: «Vedo solo ora che mi si chiede di scusarmi per quella candidatura. Calearo ha dimostrato di essere una persona orrenda».
il messaggero
mercoledì 18 aprile 2012
GLI IMPOSTORI DELLA POLITICA di Antonio Recanatini
Uno strano fenomeno si abbatte sugli
italiani quando si tratta di demonizzare i falsi politici di questo
tempo, quelli con stipendi da imperatori, tangentisti di ogni ordine,
corrotti con parcelle fisse e (passatemi il termine napoletano che
calza a pennello) rattusi obesi impomatati che senza potere sarebbero
inguardabili, dovrebbero chiudersi in casa per non essere oggetto di
sberleffi.
Il peggio dell'Italia si riunisce in parlamento con l'intento di ripescare e riadattare termini per stigmatizzare l'insoddisfazione e l'indignazione dei cittadini.
Le medesime parole vengono usate indistintamente da tutti i finti duellanti della politica italiana, quindi l'indignazione diventa populismo e l'insoddisfazione antipolitica, insomma la massa di illegali e impuniti si arroga il diritto di giudicare l'aspra critica, lo sdegno, la vergogna, la rabbia e la disperazione del cittadino.
Vendola, personaggio che continua a definirsi di sinistra nonostante alcuni favori poco trasparenti a società per azioni cattoliche, oppure la lega, amante storica dei rimborsi elettorali o la margherita con il vago rutelli a fare spallucce sui 30/40 milioni di euro scomparsi.
Di fronte a cotanto grigiore e con accuse pesanti come macigni, li vediamo sfilare davanti ai microfoni, hanno tutti quel ghigno beffardo, l'insolenza disgustosa dei privilegiati d'alto rango, rispondono con toni fin troppo simili ai mafiosi di casa nostra. - non potevo sapere, qualcuno ha pagato a nome mio senza dirmelo, forse ci siamo fidati troppo -. Non serve una laurea in psicologia per capire che le risposte date non sono delle messe in discussioni, sono una semplice accusa velata ad altri esponenti. Sapete il motivo? Personaggi come il tesoriere della lega e lusi esistono proprio per assumersi le responsabilità in caso di tragedia, non sono dei semplici facchini, hanno un compito specifico.
Mi sia consentito dire che, spesso, vedendo questi soggetti sfilare e pavoneggiarsi innanzi ai microfoni ho una certa invidia per quei film americani dove i cecchini colpiscono, senza lasciare nessuna traccia, un bersaglio lontanissimo.
Ora lo sdegno degli italiani stranamente è diventato “antipolitica”, come se i vari bersani, alfano, rutelli, verdini, monti e......, aggiungete voi, fossero la politica, come se la politica, in Italia, fosse esclusiva di massoni e falsificatori dell'ultima ora.
L'indignazione non è antipolitica, perchè la maggior parte dei partiti non fa politica, possiamo dire che mai vocabolo fu così inappropriato, ma gli affaristi corrotti e corruttori, travestiti da politici continuano ignobilmente a dar sfoggio della loro arroganza ponendosi al di sopra delle parti e poco importa se il liquame spesso li sovrasta.
Nessun populismo, nessuna antipolitica queste due parole non dovrebbero essere pronunciate in questo momento, populista fu mussolini e potete credere sulla parola dei nostri nonni, non somigliava affatto a beppe grillo. L'antipolitica è quella degli anarchici che non accettano poteri dominanti a cominciare dal denaro e gli anarchici hanno cultura e passione per parlare di politica.
No, rimando al mittente queste due accuse dell’ultima ora, voi non siete la politica, siete la peggior specie di uomini che abbia calcato la scena, dovreste essere esiliati in massa, essere sbarcati su un’ isola ad amministrare banane e solo allora, noi saremo capaci di ripartire.
Solo degli illusi possono pensare di cambiare la politica senza sostituire questo groviglio di bisce che avvelena l'Italia. Oggi è come prima, loro rimangono impassibili di fronte allo sdegno, e noi distrutti dentro, si rimane come quei genitori che tornando a casa, trovano la porta aperta, la casa svaligiata e rimangono allibiti. Si siedono sul letto con l'anima divisa tra sentimenti suicidi e l'impotenza che s'irride del proprio dolore, anche in questo caso i tiratori scelti dei film americani hanno un senso di vendetta che quasi mi appassiona.
Il peggio dell'Italia si riunisce in parlamento con l'intento di ripescare e riadattare termini per stigmatizzare l'insoddisfazione e l'indignazione dei cittadini.
Le medesime parole vengono usate indistintamente da tutti i finti duellanti della politica italiana, quindi l'indignazione diventa populismo e l'insoddisfazione antipolitica, insomma la massa di illegali e impuniti si arroga il diritto di giudicare l'aspra critica, lo sdegno, la vergogna, la rabbia e la disperazione del cittadino.
Vendola, personaggio che continua a definirsi di sinistra nonostante alcuni favori poco trasparenti a società per azioni cattoliche, oppure la lega, amante storica dei rimborsi elettorali o la margherita con il vago rutelli a fare spallucce sui 30/40 milioni di euro scomparsi.
Di fronte a cotanto grigiore e con accuse pesanti come macigni, li vediamo sfilare davanti ai microfoni, hanno tutti quel ghigno beffardo, l'insolenza disgustosa dei privilegiati d'alto rango, rispondono con toni fin troppo simili ai mafiosi di casa nostra. - non potevo sapere, qualcuno ha pagato a nome mio senza dirmelo, forse ci siamo fidati troppo -. Non serve una laurea in psicologia per capire che le risposte date non sono delle messe in discussioni, sono una semplice accusa velata ad altri esponenti. Sapete il motivo? Personaggi come il tesoriere della lega e lusi esistono proprio per assumersi le responsabilità in caso di tragedia, non sono dei semplici facchini, hanno un compito specifico.
Mi sia consentito dire che, spesso, vedendo questi soggetti sfilare e pavoneggiarsi innanzi ai microfoni ho una certa invidia per quei film americani dove i cecchini colpiscono, senza lasciare nessuna traccia, un bersaglio lontanissimo.
Ora lo sdegno degli italiani stranamente è diventato “antipolitica”, come se i vari bersani, alfano, rutelli, verdini, monti e......, aggiungete voi, fossero la politica, come se la politica, in Italia, fosse esclusiva di massoni e falsificatori dell'ultima ora.
L'indignazione non è antipolitica, perchè la maggior parte dei partiti non fa politica, possiamo dire che mai vocabolo fu così inappropriato, ma gli affaristi corrotti e corruttori, travestiti da politici continuano ignobilmente a dar sfoggio della loro arroganza ponendosi al di sopra delle parti e poco importa se il liquame spesso li sovrasta.
Nessun populismo, nessuna antipolitica queste due parole non dovrebbero essere pronunciate in questo momento, populista fu mussolini e potete credere sulla parola dei nostri nonni, non somigliava affatto a beppe grillo. L'antipolitica è quella degli anarchici che non accettano poteri dominanti a cominciare dal denaro e gli anarchici hanno cultura e passione per parlare di politica.
No, rimando al mittente queste due accuse dell’ultima ora, voi non siete la politica, siete la peggior specie di uomini che abbia calcato la scena, dovreste essere esiliati in massa, essere sbarcati su un’ isola ad amministrare banane e solo allora, noi saremo capaci di ripartire.
Solo degli illusi possono pensare di cambiare la politica senza sostituire questo groviglio di bisce che avvelena l'Italia. Oggi è come prima, loro rimangono impassibili di fronte allo sdegno, e noi distrutti dentro, si rimane come quei genitori che tornando a casa, trovano la porta aperta, la casa svaligiata e rimangono allibiti. Si siedono sul letto con l'anima divisa tra sentimenti suicidi e l'impotenza che s'irride del proprio dolore, anche in questo caso i tiratori scelti dei film americani hanno un senso di vendetta che quasi mi appassiona.
martedì 17 aprile 2012
sabato 14 aprile 2012
L'immensa balla del fabbisogno di calcio A cura di Lorenzo Acerra
Il fabbisogno di calcio per l'essere
umano... provate ad indovinare!? È stato inventato dall'industria
casearia (che nel 1994 lo portò a 1000 milligrammi al giorno, nel 1997 a
1200, nel 2001 a 1500!). Il fabbisogno reale è molto più basso di quanto
si dicesse. Già nel 2007 in tutta Europa è stato riportato a 700
milligrammi al giorno per gli adulti e 400 per gli adolescenti.
Ma già nel 1962 le raccomandazioni per il calcio del FAO/WHO Expert Group erano per gli adolescenti di 350 milligrammi e le donne in gravidanza di 500 milligrammi al giorno. In Cina o in Zambia e in altri paesi in cui la incidenza di fratture ossee era nulla o quasi, le persone avevano un introito di calcio che andava da 250 fino a 400 milligrammi al giorno (Hunt 2007).
Le ossa contengono calcio. Che cosa dobbiamo fare per curare le ossa fragili e malate? Ingerire più calcio? Ma il calcio contenuto nel latte di vacca precipita sulle ossa in modo tale da renderne la struttura rigida e particolarmente fragile. Studi lo confermano: il calcio del latte, poiché è relativamente inassorbibile ed in eccesso, va a creare il problema delle calcificazioni inappropriate sui tessuti molli, legamenti, cuore, etc., perché è lì che quel calcio sedimenta, precipita.
Sono proprio le nazioni che consumano le maggiori quantità di prodotti caseari, gli Stati Uniti, Israele, l’Olanda, la Finlandia, che hanno le incidenze maggiori di fratture ossee. Se il consumo di prodotti caseari veramente aiutava le nostre ossa, ce ne saremmo accorti, almeno negli Stati Uniti, dove il consumo pro-capite di formaggi è passato da cinque chili nel 1970 a undici nel 1990, sedici nel 2006 e oltre diciannove chili nel 2010. E invece l’incidenza di fratture ossee è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi quarant’anni.
Considerate questo: 100 grammi di latte materno, destinati alla rapida mineralizzazione dei tessuti del neonato, contengono 33 milligrammi di calcio, mentre la stessa quantità di latte vaccino ne contiene 118 milligrammi, quindi quasi quattro volte tanto. Se accettiamo l’idea che la natura fa tutto per dei buoni motivi, dobbiamo pensare che il latte di mucca dispone di troppo calcio per gli esseri umani.
Quali sono gli effetti negativi di un eccesso di calcio? Ebbene sappiamo che le difficoltà causate dall’uso di carbonato di calcio (usato per svariati anni come antiacido) consistevano in affaticamento, cefalea, nausea senza vomito, scintigrafie ossee anormali, anormali livelli di ormone paratiroideo e insufficienza renale. L’integrazione di calcio oltre i 2.500 milligrammi al giorno ha importanti effetti negativi sull’equilibrio dei minerali nel corpo (Kato 2004). Uno studio pubblicato sull’American Journal of Medicine descriveva un uomo che aveva accettato di prendere come trattamento per i dolori allo stomaco un antiacido a base di carbonato di calcio. Nonostante lo avesse preso tutti i giorni per oltre quattro anni, sul paziente furono riscontrati successivamente numerosi episodi di fratture.
La cosa strana era che il grado di mineralizzazione ossea era davvero soddisfacente. Una Tac però aveva rivelato calcificazioni ai reni (Carmichael 1984). Aumentando negli anni l’utilizzo di carbonato di calcio contro l’acidità di stomaco, i ricoveri ospedalieri per l’ipercalcemia sono passati da un tasso inferiore al 2% nel 1990 a quello del 1993 che era del 12%. Secondo Beall e Scoheld (1995), la condizione di ipercalcemia è reversibile se diagnosticata precocemente. Ma le persone spesso prendono gli antiacidi a base di carbonato di calcio regolarmente per anni, senza considerare i possibili effetti collaterali, come per esempio artriti o danni renali permanenti. Dopo aver riportato tutti questi dati scientifici di cui ci si dimentica spesso, non mi rimane che ribadire che il modello di guarigione più accurato e che ottiene risultati migliori è quello naturale, che si basa sulla fiducia nella natura e che s’interroga sui possibili problemi metabolici o sui sovraccarichi tossici.
da disinformazione.it
Ma già nel 1962 le raccomandazioni per il calcio del FAO/WHO Expert Group erano per gli adolescenti di 350 milligrammi e le donne in gravidanza di 500 milligrammi al giorno. In Cina o in Zambia e in altri paesi in cui la incidenza di fratture ossee era nulla o quasi, le persone avevano un introito di calcio che andava da 250 fino a 400 milligrammi al giorno (Hunt 2007).
Le ossa contengono calcio. Che cosa dobbiamo fare per curare le ossa fragili e malate? Ingerire più calcio? Ma il calcio contenuto nel latte di vacca precipita sulle ossa in modo tale da renderne la struttura rigida e particolarmente fragile. Studi lo confermano: il calcio del latte, poiché è relativamente inassorbibile ed in eccesso, va a creare il problema delle calcificazioni inappropriate sui tessuti molli, legamenti, cuore, etc., perché è lì che quel calcio sedimenta, precipita.
Sono proprio le nazioni che consumano le maggiori quantità di prodotti caseari, gli Stati Uniti, Israele, l’Olanda, la Finlandia, che hanno le incidenze maggiori di fratture ossee. Se il consumo di prodotti caseari veramente aiutava le nostre ossa, ce ne saremmo accorti, almeno negli Stati Uniti, dove il consumo pro-capite di formaggi è passato da cinque chili nel 1970 a undici nel 1990, sedici nel 2006 e oltre diciannove chili nel 2010. E invece l’incidenza di fratture ossee è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi quarant’anni.
Considerate questo: 100 grammi di latte materno, destinati alla rapida mineralizzazione dei tessuti del neonato, contengono 33 milligrammi di calcio, mentre la stessa quantità di latte vaccino ne contiene 118 milligrammi, quindi quasi quattro volte tanto. Se accettiamo l’idea che la natura fa tutto per dei buoni motivi, dobbiamo pensare che il latte di mucca dispone di troppo calcio per gli esseri umani.
Quali sono gli effetti negativi di un eccesso di calcio? Ebbene sappiamo che le difficoltà causate dall’uso di carbonato di calcio (usato per svariati anni come antiacido) consistevano in affaticamento, cefalea, nausea senza vomito, scintigrafie ossee anormali, anormali livelli di ormone paratiroideo e insufficienza renale. L’integrazione di calcio oltre i 2.500 milligrammi al giorno ha importanti effetti negativi sull’equilibrio dei minerali nel corpo (Kato 2004). Uno studio pubblicato sull’American Journal of Medicine descriveva un uomo che aveva accettato di prendere come trattamento per i dolori allo stomaco un antiacido a base di carbonato di calcio. Nonostante lo avesse preso tutti i giorni per oltre quattro anni, sul paziente furono riscontrati successivamente numerosi episodi di fratture.
La cosa strana era che il grado di mineralizzazione ossea era davvero soddisfacente. Una Tac però aveva rivelato calcificazioni ai reni (Carmichael 1984). Aumentando negli anni l’utilizzo di carbonato di calcio contro l’acidità di stomaco, i ricoveri ospedalieri per l’ipercalcemia sono passati da un tasso inferiore al 2% nel 1990 a quello del 1993 che era del 12%. Secondo Beall e Scoheld (1995), la condizione di ipercalcemia è reversibile se diagnosticata precocemente. Ma le persone spesso prendono gli antiacidi a base di carbonato di calcio regolarmente per anni, senza considerare i possibili effetti collaterali, come per esempio artriti o danni renali permanenti. Dopo aver riportato tutti questi dati scientifici di cui ci si dimentica spesso, non mi rimane che ribadire che il modello di guarigione più accurato e che ottiene risultati migliori è quello naturale, che si basa sulla fiducia nella natura e che s’interroga sui possibili problemi metabolici o sui sovraccarichi tossici.
da disinformazione.it
giovedì 5 aprile 2012
L'IRAN PROSSIMA VITTIMA?
Il mondo diventa sempre più storto. La potenza
egemone USA pratica la guerra come normale politica internazionale. Ha
lo scopo di cancellare le civiltà diverse da quella
anglosassone-occidentale. Per questo attacca l'Islam. I paesi del Bric
non faranno in tempo a sviluppare il loro programma di cooperazione
perchè qualcuno di loro sarà attaccato dagli USA. Urge rinascita della
URSS ed armare di bombe nucleari l'Iran. Soltanto il possesso della
bomba nucleare potrà salvare la popolazione iraniana fatta di settanta
milioni in gran parte giovani minacciata di sterminio atomico.
(Pietro Ancona)
(Pietro Ancona)
mercoledì 4 aprile 2012
L'ESTRATTO Carroccio Spa Nel suo libro, Bracalini ricostruisce il tesoro della Lega Nord.
La Lega, i suoi affari, gli investimenti. Nel suo libro Partiti Spa, Paolo Bracalini ha ripercorso la genesi del tesoro del Carroccio.
Ecco un estratto del capitolo dedicato all'«oro di Bossi».
L'AIUTO ALLA UNION VALDÔTAINE. L’avventura picaresca del primo Bossi inizia così, con 20 milioni di lire di debiti, contratti per essersi preso carico del Nord-Ovest, giornale dell’Union Valdôtaine, movimento del suo maestro di autonomismo Bruno Salvadori, morto in un incidente stradale. «Restammo in due a far fronte a questo debito: io e il dottor Maroni. Furono un paio d’anni piuttosto duri. Io pensavo di coprire i debiti nel giro di un anno: in realtà non è andata così perché dopo un anno non avevamo ancora esaurito il passivo. […] De Rita, che io conosco personalmente, su Panorama ha detto chiaramente ai partiti: compratevi la Lega. Mi hanno anche offerto 50 miliardi, ma penso che molte offerte vengono fatte con la speranza di indurre a qualche frattura». E soprattutto non sarebbe stato un buon affare per Bossi, che con il suo diabolico fiuto intuisce già al tempo che quel giocattolo, la Lega Lombarda, deve valere molto di più.
NEL 1992, IL PRIMO RIMBORSO: 2,7 MLD. La storia gli darà ragione e anche velocemente. Alle europee del 1989, Bossi aveva già raccolto i primi frutti, eleggendo due eurodeputati e assicurandosi quasi un miliardo di rimborso elettorale. Un anno dopo, con le regionali, la Lega fa il boom. Un milione e mezzo di voti, pari a 1.729.000.000 di lire. Due anni dopo, nel 1992, si vota per rinnovare Camera e Senato, e i «barbari» di Bossi portano a casa un bottino incredibile: 80 seggi in tutto, più dell’8% nazionale, 3,5 milioni di voti, e soprattutto, 2,7 miliardi di rimborso pubblico.
Le cose cominciano a mettersi decisamente bene per la Lega, partita con i debiti ma diventata nel giro di pochi anni il quarto partito italiano. Mentre gli altri partiti crollano, la tribù di Bossi conquista potere giorno dopo giorno. Anche economico.
LO SHOPPING DI BALOCCHI. Bossi aveva infatti incaricato il suo esperto di questioni economiche, Maurizio Balocchi, futuro tesoriere del Carroccio, di trovare un immobile per farne il quartier generale del partito. Balocchi individuò quindi uno stabile che ospita una «fabbrichetta» farmaceutica, la Meazzi, in una strada della periferia di Milano, una certa via Bellerio. «Architettura in puro stile lombardo anni del boom economico: niente fronzoli e tanto spazio per lavorare. Settemila metri quadri su tre piani fuori terra e due interrati, con 250 uffici già disponibili, più parcheggio e un tocco di verde stitico. Costo totale per l’acquisto intorno ai 14 miliardi» scrisse il Corriere della Sera.
QUANDO VOLEVANO ABOLIRE I FINANZIAMENTI. Ma da dove arrivavano tutti questi soldi? Fino a quel momento la Lega poteva contare su circa 6 miliardi di finanziamento pubblico, non di più. Tanto più che i lumbard si stavano battendo per abolirlo, il finanziamento pubblico. «Se verrà abolito», spiegò Marco Formentini, «faremo un mutuo bancario», e le rate verranno pagate con i contributi di iscritti e simpatizzanti. Bossi confidava sulle capacità di mobilitazione della sua Lega, attraverso le feste: «Adesso ne facciamo qualche decina, vorrà dire che ne faremo di più» dispose il segretario federale. «Solo l’ultima, a Pontida, ci ha fruttato 200 milioni di lire».
LA FINE DELLA PRIMA REPUBBLICA. Fatto sta che, mentre la Lega faceva shopping immobiliare, gli altri partiti andavano in rovina: il Pds fu costretto a vendere la sede di via Volturno a Milano, quella che ospitava gli uffici della più importante federazione ex comunista d’Italia; il Psi lasciò il palazzo di corso Magenta, dove nacque il craxismo; la Democrazia Cristiana dovette cercarsi una nuova sede («quattro stanze e una sola linea telefonica», propose il vicesegretario Diego Masi) per sgomberare al più presto il palazzo di via Nirone; il Psdi, per gli uffici di via Dogana che si affacciano su piazza Duomo, aveva scelto la strada più breve, ossia quella di chiuderli restituendo le chiavi alla segreteria nazionale. In questo disastro generale, la Lega poteva permettersi uno stabile da 14 miliardi di lire.
Il partito, pur con alti e bassi, si è mantenuto sempre solido dal punto di vista finanziario. Grazie da un consistente afflusso di soldi pubblici, con i rimborsi elettorali, e di donazioni private (sotto forma di autofinanziamento da parte degli eletti, contributi di cittadini o aziende, e tesseramento).
AFFARI SFORTUNATI. Le società leghiste invece hanno avuto più bassi che alti, e molte sono state liquidate dopo qualche anno. La Pontida Finanziaria ha chiuso per quattro anni di seguito, dal 2001 al 2005, in negativo. Non meglio la Fingroup che nel 2000 aveva 7 mila euro di utile e due anni dopo 116 mila euro di perdite. A lungo in rosso anche le controllate da Fingroup: Celticon, Media Padania, Check-up Srl (sondaggi e analisi di mercato), Padania Viaggi.
La Fingroup ha visto scendere le sue partecipazioni, nel 2009, da 128 mila a 85 mila euro. Due delle partecipate finite maluccio sono la Padania Viaggi, cancellata nel 2010 dal registro imprese, e la Check-up, società di sondaggi leghisti, depennata anch’essa nel 2010. Male anche la Media Padana Srl, mentre risultano attive la Bicicletta Padana (promozione del ciclismo e vendita on line della «bici padana» a 250 euro) e la Celticon, proiezioni di film e programmi tivù (che però ha chiuso il 2009 con un debito verso Equitalia di 270 mila euro).
IL TESORETTO DELLA PONTIDA FINANZIARIA. La Pontida Finanzaria ha registrato nel 2010 perdite per 90.267 euro, un dato peggiore di quello del 2009 (meno 26.343). La società dispone di un tesoretto immobiliare non indifferente. È suo il prato di Pontida (nel 2010 l’Eco di Bergamo raccontava di ruspe al lavoro sul pratone, «lavori affidati alla Pontida Finanziaria») ed è sua via Bellerio.
Il valore dei fabbricati al 31 dicembre 2010 è di 11.589.903 mentre i terreni valgono 1,4 milioni di euro. Nel passivo ci sono però 1.481.468 euro di debiti.
LE AZIENDE LIQUIDATE. La holding leghista Fingroup è anch’essa leggermente in passivo. Il 2010 si chiude con una perdita di 8.614 euro, comunque meno rispetto al rosso del 2009. Per quanto riguarda le partecipate della Fingroup, nell’ultimo anno l’assetto societario è decisamente mutato. I leghisti sono stati costretti a liquidare la Check-up Srle la Padania viaggi. Quindi nel 2011 la Lega ha conservato tre delle società del suo patrimonio originario: la Celticon, Media Padania e La Bicicletta Padana Srl. La prima (editrice di Telepadania) se la passa maluccio: il 2010 ha segnato per la Celticon una perdita di 1.037.572 euro, con 1.937.000 euro di debiti.
DALLA PUBBLICITÀ ALLE TIVÙ. In rosso di 15 mila euro anche Media Padania, concessionaria di pubblicità leghista. A sua volta Media Padania (prima amministrata dall’avvocato Matteo Brigandì, già uomo della Lega nel Csm) possiede quote di altre due società: Compagnia Televisiva del Nord (60%, in liquidazione) ed Erirecords Srl (90% della proprietà).
IN 10 ANNI 170 MLN DI FONDI. Ma a quanto ammontano i soldi pubblici ricevuti dalla Lega Nord, in rimborsi elettorali? Abbiamo tentato, per la prima volta, di ricostruire lo storico del finanziamento pubblico al movimento di Umberto Bossi. Solo negli ultimi 10 anni (2001-2011) la Lega ha ricevuto circa 140 milioni di euro di fondi pubblici (anche escludendo i soldi destinati alla Padania e tutti gli stipendi che lo Stato versa ai suoi parlamentari).
La Lega ha quindi incassato da parte di Roma ladrona quasi 170 milioni
di euro in rimborsi elettorali. Non sorprende poi che la Lega se la cavi
bene finanziariamente. Se guardiamo l’ultimo bilancio, quello chiuso il
31 dicembre 2010, pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nel
novembre 2011, si vede che dopo 20 anni la Lega è ancora una vera Spa.
L’utile migliora rispetto al già buono 2009, con 8.118.459 euro di
avanzo, circa 600 mila euro in più dell’anno precedente.
851 MILA EURO IN PARCO MACCHINE. Le partecipazioni in imprese valgono 7.603.239 euro mentre il patrimonio immobiliare, iscritto alla Pontida Finanziaria Srl, è pari a 11 milioni e mezzo. Il valore del parco auto del Carroccio? Enorme, 851 mila euro (tolte ovviamente le auto blu dei capi, di proprietà dello Stato).
Mercoledì, 04 Aprile 2012
pubblicato da http://www.lettera43.it
Ecco un estratto del capitolo dedicato all'«oro di Bossi».
Dai 20 milioni di lire di debiti al boom elettorale
«Quindi lei entrò in politica per i debiti?». «Sì, possiamo dire per i debiti». È Umberto Bossi che risponde. Siamo nel 1990, agli albori della Lega, e chi lo intervista è Indro Montanelli, sul suo Giornale.L'AIUTO ALLA UNION VALDÔTAINE. L’avventura picaresca del primo Bossi inizia così, con 20 milioni di lire di debiti, contratti per essersi preso carico del Nord-Ovest, giornale dell’Union Valdôtaine, movimento del suo maestro di autonomismo Bruno Salvadori, morto in un incidente stradale. «Restammo in due a far fronte a questo debito: io e il dottor Maroni. Furono un paio d’anni piuttosto duri. Io pensavo di coprire i debiti nel giro di un anno: in realtà non è andata così perché dopo un anno non avevamo ancora esaurito il passivo. […] De Rita, che io conosco personalmente, su Panorama ha detto chiaramente ai partiti: compratevi la Lega. Mi hanno anche offerto 50 miliardi, ma penso che molte offerte vengono fatte con la speranza di indurre a qualche frattura». E soprattutto non sarebbe stato un buon affare per Bossi, che con il suo diabolico fiuto intuisce già al tempo che quel giocattolo, la Lega Lombarda, deve valere molto di più.
NEL 1992, IL PRIMO RIMBORSO: 2,7 MLD. La storia gli darà ragione e anche velocemente. Alle europee del 1989, Bossi aveva già raccolto i primi frutti, eleggendo due eurodeputati e assicurandosi quasi un miliardo di rimborso elettorale. Un anno dopo, con le regionali, la Lega fa il boom. Un milione e mezzo di voti, pari a 1.729.000.000 di lire. Due anni dopo, nel 1992, si vota per rinnovare Camera e Senato, e i «barbari» di Bossi portano a casa un bottino incredibile: 80 seggi in tutto, più dell’8% nazionale, 3,5 milioni di voti, e soprattutto, 2,7 miliardi di rimborso pubblico.
Le cose cominciano a mettersi decisamente bene per la Lega, partita con i debiti ma diventata nel giro di pochi anni il quarto partito italiano. Mentre gli altri partiti crollano, la tribù di Bossi conquista potere giorno dopo giorno. Anche economico.
Gli affari immobiliari: i 14 miliardi per via Bellerio
Così all’inizio del 1993, mentre i partiti morenti della prima Repubblica svendevano i loro immobili o recedevano dagli affitti nel centro di Milano e Roma, la Lega acquistava 7 mila metri quadri coperti, più parcheggi e giardino.LO SHOPPING DI BALOCCHI. Bossi aveva infatti incaricato il suo esperto di questioni economiche, Maurizio Balocchi, futuro tesoriere del Carroccio, di trovare un immobile per farne il quartier generale del partito. Balocchi individuò quindi uno stabile che ospita una «fabbrichetta» farmaceutica, la Meazzi, in una strada della periferia di Milano, una certa via Bellerio. «Architettura in puro stile lombardo anni del boom economico: niente fronzoli e tanto spazio per lavorare. Settemila metri quadri su tre piani fuori terra e due interrati, con 250 uffici già disponibili, più parcheggio e un tocco di verde stitico. Costo totale per l’acquisto intorno ai 14 miliardi» scrisse il Corriere della Sera.
QUANDO VOLEVANO ABOLIRE I FINANZIAMENTI. Ma da dove arrivavano tutti questi soldi? Fino a quel momento la Lega poteva contare su circa 6 miliardi di finanziamento pubblico, non di più. Tanto più che i lumbard si stavano battendo per abolirlo, il finanziamento pubblico. «Se verrà abolito», spiegò Marco Formentini, «faremo un mutuo bancario», e le rate verranno pagate con i contributi di iscritti e simpatizzanti. Bossi confidava sulle capacità di mobilitazione della sua Lega, attraverso le feste: «Adesso ne facciamo qualche decina, vorrà dire che ne faremo di più» dispose il segretario federale. «Solo l’ultima, a Pontida, ci ha fruttato 200 milioni di lire».
LA FINE DELLA PRIMA REPUBBLICA. Fatto sta che, mentre la Lega faceva shopping immobiliare, gli altri partiti andavano in rovina: il Pds fu costretto a vendere la sede di via Volturno a Milano, quella che ospitava gli uffici della più importante federazione ex comunista d’Italia; il Psi lasciò il palazzo di corso Magenta, dove nacque il craxismo; la Democrazia Cristiana dovette cercarsi una nuova sede («quattro stanze e una sola linea telefonica», propose il vicesegretario Diego Masi) per sgomberare al più presto il palazzo di via Nirone; il Psdi, per gli uffici di via Dogana che si affacciano su piazza Duomo, aveva scelto la strada più breve, ossia quella di chiuderli restituendo le chiavi alla segreteria nazionale. In questo disastro generale, la Lega poteva permettersi uno stabile da 14 miliardi di lire.
Le società e il sistema di holding
Una galassia di società, organizzate secondo un sistema di holding, come nelle grandi aziende. Negli ultimi 10 anni la Lega Nord ha mantenuto parte di quella galassia. Ma che risultati hanno prodotto le Srl di Bossi? Bisogna distinguere i conti del soggetto giuridico «Lega Nord» da quelli delle società partecipate.Il partito, pur con alti e bassi, si è mantenuto sempre solido dal punto di vista finanziario. Grazie da un consistente afflusso di soldi pubblici, con i rimborsi elettorali, e di donazioni private (sotto forma di autofinanziamento da parte degli eletti, contributi di cittadini o aziende, e tesseramento).
AFFARI SFORTUNATI. Le società leghiste invece hanno avuto più bassi che alti, e molte sono state liquidate dopo qualche anno. La Pontida Finanziaria ha chiuso per quattro anni di seguito, dal 2001 al 2005, in negativo. Non meglio la Fingroup che nel 2000 aveva 7 mila euro di utile e due anni dopo 116 mila euro di perdite. A lungo in rosso anche le controllate da Fingroup: Celticon, Media Padania, Check-up Srl (sondaggi e analisi di mercato), Padania Viaggi.
La Fingroup ha visto scendere le sue partecipazioni, nel 2009, da 128 mila a 85 mila euro. Due delle partecipate finite maluccio sono la Padania Viaggi, cancellata nel 2010 dal registro imprese, e la Check-up, società di sondaggi leghisti, depennata anch’essa nel 2010. Male anche la Media Padana Srl, mentre risultano attive la Bicicletta Padana (promozione del ciclismo e vendita on line della «bici padana» a 250 euro) e la Celticon, proiezioni di film e programmi tivù (che però ha chiuso il 2009 con un debito verso Equitalia di 270 mila euro).
IL TESORETTO DELLA PONTIDA FINANZIARIA. La Pontida Finanzaria ha registrato nel 2010 perdite per 90.267 euro, un dato peggiore di quello del 2009 (meno 26.343). La società dispone di un tesoretto immobiliare non indifferente. È suo il prato di Pontida (nel 2010 l’Eco di Bergamo raccontava di ruspe al lavoro sul pratone, «lavori affidati alla Pontida Finanziaria») ed è sua via Bellerio.
Il valore dei fabbricati al 31 dicembre 2010 è di 11.589.903 mentre i terreni valgono 1,4 milioni di euro. Nel passivo ci sono però 1.481.468 euro di debiti.
LE AZIENDE LIQUIDATE. La holding leghista Fingroup è anch’essa leggermente in passivo. Il 2010 si chiude con una perdita di 8.614 euro, comunque meno rispetto al rosso del 2009. Per quanto riguarda le partecipate della Fingroup, nell’ultimo anno l’assetto societario è decisamente mutato. I leghisti sono stati costretti a liquidare la Check-up Srle la Padania viaggi. Quindi nel 2011 la Lega ha conservato tre delle società del suo patrimonio originario: la Celticon, Media Padania e La Bicicletta Padana Srl. La prima (editrice di Telepadania) se la passa maluccio: il 2010 ha segnato per la Celticon una perdita di 1.037.572 euro, con 1.937.000 euro di debiti.
DALLA PUBBLICITÀ ALLE TIVÙ. In rosso di 15 mila euro anche Media Padania, concessionaria di pubblicità leghista. A sua volta Media Padania (prima amministrata dall’avvocato Matteo Brigandì, già uomo della Lega nel Csm) possiede quote di altre due società: Compagnia Televisiva del Nord (60%, in liquidazione) ed Erirecords Srl (90% della proprietà).
Finanziamenti pubblici alla Lega Nord dal 1989 al 2010
Il partito Lega Nord invece ha mantenuto discrete condizioni di salute finanziaria. Anche nel 2004 il bilancio si è chiuso in positivo, con un 4,5 milioni di euro di introiti pubblici che rappresentano il 40% delle entrate della Lega. Meno di altri partiti, ma comunque una buona fetta. Che, come abbiamo visto, è lievitata negli anni, mettendo al sicuro i conti di tutti i partiti.IN 10 ANNI 170 MLN DI FONDI. Ma a quanto ammontano i soldi pubblici ricevuti dalla Lega Nord, in rimborsi elettorali? Abbiamo tentato, per la prima volta, di ricostruire lo storico del finanziamento pubblico al movimento di Umberto Bossi. Solo negli ultimi 10 anni (2001-2011) la Lega ha ricevuto circa 140 milioni di euro di fondi pubblici (anche escludendo i soldi destinati alla Padania e tutti gli stipendi che lo Stato versa ai suoi parlamentari).
Elezione |
Rimborso in euro |
Europee 1989 |
466.000 |
Regionali 1990 |
893.000 |
Politiche 1992 |
1.344.000 |
Trentino 1994 |
51.000 |
Politiche 1994 |
4.130.000 |
Europee 1994 |
1.549.000 |
Regionali 1995 |
1.549.000 |
Politiche 1996 |
5.164.500 |
Europee 1999 |
4.000.000 |
Regionali 2000 |
6.300.000 |
Politiche 2001 |
9.547.000 |
Friuli 2003 |
528.190 |
Europee 2004 |
12.500.000 |
Regionali 2005 |
11.000.000 |
Politiche 2006 |
21.500.000 |
Politiche 2008 |
38.500.000 |
Europee 2009 |
25.540.000 |
Regionali 2010 |
24.000.000 |
Totale |
168.561.690 |
851 MILA EURO IN PARCO MACCHINE. Le partecipazioni in imprese valgono 7.603.239 euro mentre il patrimonio immobiliare, iscritto alla Pontida Finanziaria Srl, è pari a 11 milioni e mezzo. Il valore del parco auto del Carroccio? Enorme, 851 mila euro (tolte ovviamente le auto blu dei capi, di proprietà dello Stato).
Mercoledì, 04 Aprile 2012
pubblicato da http://www.lettera43.it
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