giovedì 22 marzo 2012

Scoperta in Italia la truffa del secolo: 6mila miliardi di dollari in Bond falsi!

E' una truffa così geniale e dai potenziali effetti così devastanti che va raccontata. L'ex-Sindaco di un paesino del materano e altri attempati truffatori che si inventano 6 mila miliardi di dollari in falsi bond americani. Più del doppio dell'intero debito pubblico italiano!
Datati 1934, con allegate finte copie del trattato di Versailles per spacciarli come risarcimento di guerra tra grandi potenze. La fattura dei Bond è straordinariamente verosimile e le autorità americane sembra stessero abboccando ricomprandone una parte. Avrebbero ulteriormente sconvolto i mercati finanziari mondiali. Nell'intrigo fiduciarie elvetiche e anche un tentativo di acquisto di Plutonio dalla Nigeria: è mai possibile che siano gli imputati ad aver pianificato e realizzato un'operazione di queste dimensioni...!!? O sono solo pedine di un gioco molto più grande?

*

carabinieri mostrano i falsi bond sequestrati


Più del doppio del debito italiano. Ammonta a ben 6 mila miliardi di dollari la somma di titoli di Stato americani falsificati da un'organizzazione criminale con ramificazioni in tutto il mondo, scoperta dai Carabinieri del Raggruppamento operativo speciale (Ros) il 17 febbraio. Una cifra che potrebbe risanare completamente la Grecia dalla crisi e farebbe tremare i polsi alle economie dell'intero pianeta. Su ordine dei magistrati di Potenza, i bond sono stati sequestrati in Svizzera, a Zurigo, prima che 'infettassero' i mercati internazionali.
L'indagine, condotta dai pubblici ministeri Francesco Basentini e Laura Triassi, è durata due anni partendo dalla Basilicata e ricomponendo, pezzo dopo pezzo, una vicenda che i truffatori hanno costruito minuziosamente. Otto di loro sono stati arrestati finora.
L'operazione 'Vulcanica' (questo il nome dell'indagine) è nata dall'area settentrionale della Regione, tra storie di usura e mafia.
Passando poi per Roma e Londra, Hong Kong e Zurigo, le casse contenenti il malloppo contraffatto arrivavano a una società fiduciaria elvetica, la cui esistenza sarebbe stata giustificata dai pagamenti bellici successivi alla Grande guerra.
Copia Trattato di Versailles

Datati 1934, insieme a una copia del trattato di Versailles



La data di emissione dei titoli di Stato è infatti il 1934: in ognuna delle tre casse, ben custodita in un cilindro di piombo, c'era pure una copia del trattato di Versailles, firmato nel 1919 per chiudere la Prima guerra mondiale.
Secondo le intenzioni dei falsari, i bond rappresenterebbero un passaggio di denaro tra le potenze vincitrici per riparare i danni del conflitto e risanare le economie disastrate della vecchia Europa.
CASSETTE COSTRUITE NEI MINIMI DETTAGLI. Per sostenere questa storia, la banda di truffatori ha anche costruito le cassette nei minimi dettagli: in legno nero, ognuna pesa 1,3 quintali, con la scritta in bronzo 'Chicago' e 'Federal Reserve' sulla parte superiore. All'interno, i titoli sono stati accuratamente catalogati uno per uno, e raggruppati in piccoli box di ferro da 250 documenti l'uno.
Trattati con la paraffina per conservarli nel tempo, i bond sembravano così realistici da mettere a dura prova anche gli esperti dell'ambasciata Usa in Italia i quali, convocati dalla procura di Potenza, hanno avuto bisogno di una settimana per accertarne la falsità.

Telefonate per l'acquisto di plutonio, intrigo internazionale


La data di emissione dei titoli di Stato è infatti il 1934: in ognuna delle tre casse, ben custodita in un cilindro di piombo, c'era pure una copia del trattato di Versailles, firmato nel 1919 per chiudere la Prima guerra mondiale.
Secondo le intenzioni dei falsari, i bond rappresenterebbero un passaggio di denaro tra le potenze vincitrici per riparare i danni del conflitto e risanare le economie disastrate della vecchia Europa.
CASSETTE COSTRUITE NEI MINIMI DETTAGLI. Per sostenere questa storia, la banda di truffatori ha anche costruito le cassette nei minimi dettagli: in legno nero, ognuna pesa 1,3 quintali, con la scritta in bronzo 'Chicago' e 'Federal Reserve' sulla parte superiore. All'interno, i titoli sono stati accuratamente catalogati uno per uno, e raggruppati in piccoli box di ferro da 250 documenti l'uno.
Trattati con la paraffina per conservarli nel tempo, i bond sembravano così realistici da mettere a dura prova anche gli esperti dell'ambasciata Usa in Italia i quali, convocati dalla procura di Potenza, hanno avuto bisogno di una settimana per accertarne la falsità.
Gli inquirenti hanno anche intercettato telefonate mirate all'acquisto di plutonio (l'elemento chimico più usato nelle bombe nucleari a fissione) mai portato a termine, con intermediari nigeriani. Ma l'intrigo è davvero di livello internazionale: secondo gli investigatori, ci sarebbero stati tentativi di piazzare titoli simili fino allo scorso gennaio e trattative con «alcune non ben individuate autorità americane» che avrebbero avuto l'intenzione di intercettare il tesoro prima che venisse messo in circolazione. Di certo, c'è stata la «piena collaborazione delle autorità elvetiche», ha sottolineato il procuratore di Potenza, ma anche la «completa estraneità» degli esponenti dei governi in questione.

Falso Bond identico a quelli veri


I NOMI DEGLI ARRESTATI. Gli otto arrestati (tre dei quali ai domiciliari) sono tutti italiani: si tratta di Rocco Menzella, di 69 anni, ex sindaco di Montescaglioso (Matera); Sebastiano Nota (73) di Carmagnola (Torino); Francesco Travaini (61) di Codogno; Bruno Casciani, 68enne di Roma, e Salvatore Incandela (60) di Trapani. Ai domiciliari Simeone Ghiglia (71) di Mondovì (Cuneo), Claudio Mangogna (62) di Roma e Adriano Perin (52) di Torino.



FONTE http://slitalia.altervista.org/ext.php?m=frm&u=http%3A%2F%2Fisegretidellacasta.blogspot.it%2F2012%2F02%2Fscoperta-in-italia-la-truffa-del-secolo.html&t=Link+Esterno

Nessun commento: