giovedì 17 aprile 2014
Figli del nulla
Figli del nulla
Tra una violenza e l'altra, tra una ragazza calpestata e un ragazzo picchiato, tra cariche e dispositivi antiterrorismo, sono riusciti nell'ambizioso progetto di non focalizzare il tema della manifestazione. I giornali riempiono le pagine con immagini di guerriglia, dove i picchiatori sono da una parte sola, gli altri non avevano nemmeno le fionde. Quelli non armati gridavano il dissenso degli inquilini senza reddito, il diritto ad avere una casa, il diritto di vivere dignitosamente. La polizia italiana ha risposto vigliaccamente, senza remora, senza porsi problemi, come dei robot senz'anima, senza i requisiti necessari per indossare una divisa. Comandati da chi si difende accusando solo qualche agente insubordinato. Ho anche letto che qualche rappresentate politico si è congratulato con le forze dell'ordine, io spero di potermi congratulare al più presto con chi smetterà di subire, smetterà di vivere nella miseria e occuperà abitazioni su abitazioni. Questa è una guerra sociale, girarsi dall'altra parte significa esser stronzi, a prescindere, significa non essere in grado di valutare l'entità della disperazione, significa non appartenere alla razza umana. Questa volta dovremo lasciare alla porta le ideologie politiche, gli amuleti, le foto, le magliette del Che e quelle smielate chiacchiere sulla storia, praticamente disintossicarci dal perbenismo sopraffino e dimenticare le sterili accuse tra politici imbranati e altri corrotti. Tanto più i governi stringeranno le catene, tanto più l'onda della rivolta partirà in sordina, stiamo correndo in fretta verso uno scollamento epocale tra disperati e sopravvissuti, tra mercenari e ruffiani, tra figli dei figli e figli del nulla. Se non capirete oggi quel che sta succedendo, dovrete capirlo domani, ma ogni giorno passato sarà un giorno perso, Parecchi sperano di salvarsi con una pensione minima, con un misero stipendio pagato in ritardo, mentre la bolletta arriva puntuale come un dolore, come la smania di partire e abbandonare il vile scenario. Non potremo mai ambire a un'Italia senza bastardi, non potremo ambire a un palcoscenico mondiale senza potenti, possiamo, però, pretendere una giustizia sociale con un solo principio fondamentale, dignità per ogni essere umano. La repressione aiuta i ricchi ad accumulare e i poveri a morire!
Non sono ottimista, l'uomo sarà sempre il più ridicolo tra gli animali, l'unico in grado di inventare il capitalismo, l'unico capace di ostacolare il suo cammino con le bombe, l'uomo è una menzogna storica antipatica. Ogni uomo ha un prezzo, così come ogni donna, (giusto per le quote rosa), quindi, prima di parteggiare, assicuratevi di non essere tra i saldi di fine stagione o nelle aste fallimentari, la lista dei traditori del popolo è già al completo!
Ah, scusate non ho scritto di renzi, di berlusconi e di napolitano, non ho parlato del mondiale in Brasile e neanche di papa francesco, spero di non essere scomunicato per questo.
(Antonio Recanatini)
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