Matteo Renzi nel mirino della Corte dei conti: tutti i soldi spesi da Presidente della Provincia
Le spese eccessive e folli della Provincia di Firenze, quando era amministrata e guidata dall’attuale sindaco rottamatore Matteo Renzi, sono finite nel mirino della Corte dei conti. Le spese di rappresentanza ammontano a 2 milioni di euro, ma secondo il dipendente di Palazzo Vecchio Alessandro Maiorano
sarebbero ben 20 milioni! Il periodo di riferimento va dal 2004 al 2009
quando l’attuale primo cittadino del capoluogo toscano del Partito Democratico era presidente della Provincia. In un periodo di crisi
economico-finanziaria come quello attuale, con il tasso di
disoccupazione che aumenta vertiginosamente e con il numero di poveri
che di giorno in giorno aumenta in modo incontrollato mentre spiccano
gli scandali e gli spreschi della casta, fa un certo effetto leggere le spese sostenute dall’attuale candidato alle primarie del PD
per cene, viaggi istituzionali in America, vini pregiati, biglietti
aerei, pasticcini e fiori. Alcuni dati sono stati pubblicati sul Fatto
Quotidiano e altri ancora sul Corriere della Sera che riportano anche i
documenti e le carte che il dipendente e grande accusatore di Renzi ha
consegnato alla Guardia di Finanza.
Le numerose delibere per le spese di rappresentanza dell’allora presidente Matteo Renzi venivano firmate dal capo di Gabinetto Giovanni Palumbo.
La Provincia di Firenze nell’era renziana ha sborsato una montagna di
soldi per le spese di rappresentanza tra biglietti aerei, alberghi e
ristoranti negli Usa. E le altre spese? Per il cibo divorato in diverse
trattorie e ristoranti toscani: dalla trattoria Garibaldi al Nannini
bar, dalla taverna Bronzino al ristorante da Lino. Nel 2007 e nel 2008
sono volati al vento ben 50mila euro per il cibo. Alcuni dati? Il 31
ottobre 2007 la Provincia di Firenza ha sganciato 1300 euro alla
pasticceria Ciapetti di Firenze mentre il 5 luglio altri 1.855 euro alla
Taverna Bronzino. Per un solo pranzo al ristorante Lino è riuscito a
spendere la bellezza di quasi due stipendi mensili degli addetti al call
center: 1.050 euro. Altri 1.213 li ha lasciati al ristorante Cibreo. Ma
il conto è ancora più stellare l’11 luglio 2007 quando alla Fattoria
Castello di Verrazzano (un agriturismo) la Provincia di Firenze ha
sganciato 1440 euro!
Solamente nel periodo che va da maggio a
luglio 2007 è riuscito a spendere in ristoranti una cifra pari a 17mila
euro. Ma quali sono le altre spese inutili oppure non vantaggiose della
Provincia di Firenze nell’era renziana? Per la gara intitolata “Cento
picnic – prima festa nazionale a premi dei picnic” del 6 luglio 2008
sono stati spesi 40mila euro. Il portavoce di Renzi ha giustificato
l’iniziativa dichiarando che hanno partecipato le scuole. Altri 1.320
euro sono stati spesi il 4 dicembre 2008 per la cerimonia di accensione
dell’albero di Natale 2009. Un’iniziativa che è stata considerata utile
per la promozione turistica.
Ecco le altre spese folli e inutili. Per
festeggiare il 30° compleanno della Pimpa nel 2005 ci sono voluti ben
100mila euro! Una cifra esorbitante e incomprensibile per uno spettacolo
circense dedicato al fumetto del cane a pois. Poi è stato erogato a
favore del Massachusetts Institute of Technology un contributo di 40mila
euro poiché Renzi decise di aderire al consorzio città digitali del Mit
di Boston. La trasferta di una delegazione della Provincia di Firenze
negli Usa dal 2 all’8 novembre 2007 è costata 26.775 euro! Per gli
appuntamenti e convegni dedicati alle elezioni presidenziali Usa del
2008, la Provincia di Firenze ha sborsato più di 14mila euro.
Cifre
esorbitanti e davvero vergognose! Così i rottamatori vogliono svecchiare
la politica, spendendo cifre stellari per ristoranti e viaggi? Sara Biagiotti
del comitato elettorale del sindaco rottamatore ha spiegato che tutte
le spese di rappresentanza sostenute dall’Amministrazione Provinciale
dal giugno 2004 al giugno 2009 sono state pienamente legittime, conformi
alle leggi e sempre controllate dai revisori contabili. Ha inoltre
aggiunto che le spese di rappresentanza dell’intero ente provinciale non
sono state di 20 milioni di euro in 5 anni, ma di circa 400mila euro
l’anno. Una cifra comunque troppo alta!
Intanto il dipendente del Comune Alessandro Maiorano
continua la sua battaglia contro Renzi per mettere a nudo la
“sprecopoli renziana”. Da parte sua Renzi può consolarsi con i numerosi
attestati di stima ed elogi che giungono dal centrodestra: dall’ex
premier Silvio Berlusconi al suo braccio destro Marcello Dell’Utri fino all’agente dei vip Lele Mora. Il senatore del Popolo della Libertà
al programma radiofonico La Zanzara su Radio24 ha affermato che Renzi
gli ricorda molto Berlusconi per il suo essere anticonformista. «Alle
politiche, se non ci fosse Berlusconi - ha detto Dell’Utri -, Renzi lo
voterei, assolutamente, avercene di persone così. Molti del PdL se non
ci fosse Silvio lo voterebbero. Meglio di La Russa e Gasparri? Siamo su
un altro pianeta, sono cose nuove…». Dello stesso parere anche la
consigliera regionale del PdL alla Regione Lombardia Nicole Minetti. Il “sistema berlusconiano” è con Renzi!
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