giovedì 16 maggio 2013
Migliorare noi stessi, per cambiare il mondo
Noi giovani abbiamo il diritto e il dovere di criticare questa classe dirigente che non ci rappresenta e fa di tutto per non essere amata. I tagli drastici apportati all'Istruzione, alla sanità e al più generale welfare, non possono che lasciarci perplessi. La famiglia rimane l'unico appiglio a cui aggrapparsi in momenti duri, drammatici, invivibili come questi. Ma c'è anche chi, purtroppo, tutto questo non possiede. E lo Stato non fa nulla in favore di codeste persone, che come tutti i cittadini del mondo meritano rispetto e dignità. Ma su un altro punto vorrei soffermarmi. Quanti giovani al giorno d'oggi, partecipano attivamente alla vita politica e sociale del nostro paese? Quanti di noi cercano di cambiare le situazioni negative, dall'interno degli organi addetti a ciò? La crisi economica, sociale e di valori, non deve divenire una scusante per la nostra generazione. Un modo per puntare il dito o per nascondere i propri difetti e i propri atteggiamenti non positivi. Bisogna essere critici verso questo sistema fangoso, ma allo stesso tempo bisogna migliorare se stessi giorno dopo giorno. Perchè il cambiamento per essere completo e universale, deve avvenire prima all'interno della nostra anima e dei nostri atteggiamenti quotidiani. Puntare il dito è semplice, cambiare le cose un pochino meno. Io personalmente sogno una futura classe dirigente totalmente diversa da quella odierna. Saremo noi a comporla. Saremo noi a decidere, se essere come loro oppure no. (Andrea Salzano)
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