dalla lingua ribelle e dal peso
compassato,
affronta le spie e seppellisci i
maniaci, appassionati
perché è lunga e anonima la ferita
degli addolorati.
Corri nel vento e infanga la memoria
inventata,
corri sul tetto e prova a volar sopra
la storia copiata
ai bordi della paura, al primo piano,
vicino al sapere,
e dal gradino più alto, svettino le
amate bandiere.
Mentre passa la bara a intonacar
d'angoscia infedele
vige la perfida mania di affondar
vittorie e vele,
non abbandonar la lotta compagno
scostumato
dai toni focosi e dal portamento
sfrenato,
abulico e stanco”.
Dovrei essere il più alto tra i
giganti, il più piccolo tra i nani
Restituisci mille tonnellate d'oro alla
povertà,
perché non esiste peggior nemico della
tua viltà.
Non abbandonar la lotta compagno
peccatore
gli eroi diversi varranno un solo
adulatore,
svuoteremo le tasche dopo la tempesta a
est
mentre continueremo a sognare che
bruci l'ovest.
L'affannosa ricerca non coesiste con
l'inganno,
l'affannosa ricerca non ammette di
indietreggiare,
allora presto, abbandona la lotta,
compagno traditore
non di solo cuore, amore, more e ore
si dipinge la poesia e se non è la
preferita,
allontanati di spalle, non voglio
guardarti,
la tua assenza è una nuova speranza.