domenica 19 aprile 2015

Strage di africani

Chissà se 700 migranti morti in mare varranno quanto uno studente statunitense ammazzato? Mi chiedo solo se lo sgomento, lo sdegno e l'umanità abbiano tutte un colore definito o siano solo accezioni, mi chiedo se un giorno, guardando questo scempio, saremo capaci di chiamarlo genocidio, strage voluta, massacro di africani. Mi chiedo se vale la pena, poi, parlare di doveri, quando il diritto alla vita equivale a un terno a lotto, mi chiedo se qualche illustre giornalista saprà puntare il dito verso i colpevoli, sempre più nascosti. Mi chiedo che lutto porteranno, che parole diranno, che sorriso adotteranno i razzisti che, ogni giorno, incolpano gli immigrati per il degrado intorno; eccovi servita la cena!
(Antonio Recanatini)

venerdì 17 aprile 2015


La pseudo sinistra rabberciata di Antonio Recanatini

Non voglio infierire su questa "PSEUDO-SINISTRA-RABBERCIATA", sarei scontato, sarebbe un po' come sparare a un'ambulanza ferma su una strada deserta e con i lampeggianti accesi. Voglio solo ricordare che se "certi parlamentari" fossero stati vicini al popolo, nelle periferie o nei posti dove il privilegio non esiste, avrebbero già lottato da tempo per i modi e i costumi della polizia. Vedete, qui tutti conoscono la mano carezzevole degli agenti, nessuno si meraviglierebbe nel sentire le parole di una divisa o camicia nera che sia. Qui portiamo tanti lutti per le morti in carcere, sistematicamente classificate in suicidi e che lasciano dubbi, ma tanti, tantissimi dubbi. Se voi aveste ascoltato la voce degli ultimi o quella che voi definite "la voce dal basso", probabilmente non fareste la figura dei buffoni che giocano con il sistema e con il reato di tortura, come se l'abuso di potere, falso ideologico, violenza e alto tradimento non fossero reati da condannare. Tempo fa, c'erano sezioni in ogni quartiere, i politici messi in lista conoscevano tutte le anomalie, tutte le vergogne su cui questo paese non osa specchiarsi. Non c'erano figli d'arte, si cresceva con un certo squilibrio psicoattitudinale, ma con cuore ed entusiasmo e c'era sempre qualcuno pronto a scavalcare le barricate del perbenismo.
Una sinistra che si distacca dal sociale diventa preda del sistema, dirigenti che non hanno visto la miseria sono inutili, quanto sono inutili gli intellettuali a cui si chiedono congetture, idee e proclami. Sapete, una volta gli intellettuali, i filosofi, i cantanti, i pittori, i poeti e perfino qualche idiota ci tenevano a identificarsi con il lavoratore, con il rivoltoso, con un Impastato o un Arrigoni di turno, che non nasceva mai a caso.
Bisogna resettare tutto e ricominciare a tessere la tela, usare il confronto per ricreare l'insieme e non come migliaia e migliaia di cani sciolti, pronti a darsi lustro e una boccata di pubblicità quando un fattorino rivendica di aver portato a termine una missione "pacifica". Crescere insieme è fondamentale, come è fondamentale riportare la sinistra nei luoghi d'infanzia, solo con la forza proveniente dal basso son possibili grandi traguardi