domenica 30 settembre 2012

L'ITALIA VITTIMA DI UN COMPLOTTO E LE PROVE CHE MONTI E' COMPLICE

Le associazioni massoniche: il trait d'union tra le lobby dell'alta finanza che gestiscono le multinazionali - che hanno in mano l'economia globale - ed i governi del mondo. La rete del potere mondiale. Chi è Mario Monti e a quali poteri risponde. Il golpe italiano, chi c'è dietro e quali sono i loro obiettivi.
EDITORIALE A CURA DI ALESSANDRO RAFFA PER
NOCENSURA.COM

Che il nominato premier Mario Monti sia parte integrante dei gruppi di potere che cercano di controllare - o forse, che controllano - il mondo, lo sappiamo bene. Fa parte dell'Aspen Institute, ha preso parte a diverse riunioni del gruppo Bilderberg, e ha ricoperto addirittura il ruolo di "Presidente europeo" della Commissione Trilaterale, estensione del super magnate Rockfeller, braccio destro della potentissima famiglia Rothschild, che ha in mano quasi tutte le banche centrali del mondo.

Monti ha ricoperto importanti incarichi (è stato advisor) per la superbanca d'affari USA Goldman Sachs, definita "il miglior posto per produrre denaro che il capitalismo globale sia mai riuscito a immaginare" con una capacità d'investimento di 12.000 miliardi di euro all'anno (il debito pubblico che sta mettendo in ginocchio l'Italia ammonta a poco meno di 2.000 mld di euro) e un valore di oltre un trilione, ovvero un miliardo di miliardi. (1.000.000.000.000.000.000) una banca Goldman Sachs, responsabile di aver mandato sul lastrico svariate decine - se non centinaia - di migliaia di famiglie americane e di altre parti del mondo, in particolare nei paesi poveri che più si prestano alle speculazioni, visto che pur di ingrassare il proprio business, i dirigenti Goldman Sachs non si fanno alcuna remora a speculare sulle carestie, derrate alimentari, sulla povertà della povera gente. Generare profitto: si occupano di questo, all'interno della "super banca", ben 30.000 dipendenti che percepiscono una media di 700.000 dollari all'anno, che grazie ai "premi" riconosciuti a chi è stato particolarmente produttivo possono superare - anche di molto - il milione di dollari. I dirigenti di spicco, ovviamente prendono molto di più, anche oltre 10 volte tanto.

Oltre a Goldman Sachs ci sono altre banche molto influenti, legate anch'esse alle associazioni massoniche sopracitate, una di queste è Morgan Stanley, dove - guardacaso - lavora "Monti jr", il figlio di Mario Monti, alla quale il Ministero del Tesoro italiano a Gennaio 2012 ha elargito in gran silenzio, 2 miliardi e 567 milioni di euro per un affare (per la banca, non per il governo) di "derivati". Soldi che il governo - visto i tempi difficili, almeno per i cittadini - avrebbe potuto rimborsare in comode rate, e magari girare una parte agli imprenditori italiani che hanno fornito merci e servizi allo stato, a cui l'erario deve un totale di 70 miliardi di euro. Un'altra banca d'affari molto influente è JP Morgan.

Le associazioni di stampo massonico citate sopra (Aspen Institute, ma ancor di più gruppo Bilderberg, Commissione Trilaterale ma anche altre: club di Roma, il CFR) e le lobby dell'alta finanza, le "super banche" d'affari (Goldman Sachs, Morgan Stanley, JP Morgan) sono legate a doppio filo, in quanto gli uomini che ne fanno parte sono gli stessi: i dirigenti di punta delle lobby dell'alta finanza e i loro uomini di fiducia (uno di questi, evidentemente, Mario Monti) sono tutti membri delle associazioni massoniche, nel cui ambito interagiscono con i politici più importanti, e quindi i governi del mondo. Da molti anni a questa parte tutti i presidenti degli Stati Uniti che si sono avvicendati sono stati - tutti - membri del Bilderberg, o legati a doppio filo ad esso, così come gli uomini di Goldman Sachs (ufficialmente "ex") ricoprono ruoli chiave all'interno del governo americano, come il Ministero delle finanze.

Queste banche d'affari, vere e proprie lobby dell'alta finanza, sono proprietarie/azioniste legate a doppio filo alle 147 multinazionali che controllano, condizionano e gestiscono a loro uso e consumo l'economia globale: hanno in mano i mezzi d'informazione più autorevoli, mediante i quali "costruiscono" l'immagine dei politici che i cittadini di tutto il mondo eleggeranno. Laddove sorgano organi di informazione di cui non sono direttamente proprietari, possono sempre "addomesticarli" mediante cospicui contratti pubblicitari. Il vero editore dei giornali infatti sono le agenzie pubblicitarie, che consentono a un determinato organo di ricevere ottimi introiti ed espandersi, ma possono affondarlo se decidono di boicottarlo in quanto contrasta i loro interessi. Le grandi campagne pubblicitarie non vengono gestite direttamente dalle aziende: queste si affidano ad agenzie, che stabiliscono come e dove investire: e la maggior parte - in termini di valore economico - dei contratti pubblicitari è gestito da poche agenzie, riconducibili in un modo o nell'altro, alle associazioni di stampo massonico e/o alle lobby dell'alta finanza sopracitate.

Nel panorama dell'alta finanza, dei mercati finanziari, dell'economia delle nazioni, dell'industria e del commercio, rivestono un ruolo importantissimo, fondamentale le agenzie di rating, deputate a stabilire, mediante una classificazione definita "rating" quanto siano "affidabili" governi e imprese. Le agenzie di rating principali sono tre, soprannominate "le tre sorelle" Standard & Poor's, Moody's e Fitch Ratings. Quando le agenzie di rating "declassano" una nazione, (o un'impresa) questa viene ritenuta meno affidabile; investire su di essa (cioè concedere credito a una determinata nazione, mediante titoli obbligazionari, o ad un'impresa) viene considerato più rischioso, pertanto aumentano i tassi di interesse che questa deve corrispondere. Questo è un potere immenso, in quanto un abbassamento eccessivo del rating può significare tassi di interessi talmente elevati da determinare la bancarotta, sia per le imprese che per le nazioni, che sono costrette ad aumentare la pressione fiscale per pagare gli interessi necessari per avere liquidità.

Da notare come le agenzie di rating siano aziende private, e guarda caso legate a doppio filo alle lobby dell'alta finanza che le gestiscono a proprio uso e consumo, visto che in molti caso hanno favorito (inconsapevolmente?) alcune società, attribuendo loro un rating positivo anche in assenza dei presupposti per farlo: è il caso della Lehman brothers, che poco prima di dichiarare bancarotta era ritenuta assolutamente affidabile (classificata A2) fattore che ha spinto numerosi investitori a investire forti somme, mentre in altri casi, alcune società (e nazioni) hanno ricevuto un rating eccessivamente penalizzante, mettendole in difficoltà poiché per avere "accesso al credito" erano costrette a corrispondere tassi di interesse elevatissimi. Per maggiori informazioni, leggi "agenzie di rating, ecco chi controlla le tre sorelle"

Ora viene il "bello"... La procura ha accertato che una di queste agenzie di rating, Moody's, remava contro l'Italia. E guarda caso, MONTI ERA UN COLLABORATORE DI MOODY'S, prima di essere NOMINATO premier!

Vedi articolo: L'agenzia di rating “Standard & Poor’s" mirava a destabilizzare l’Italia La procura chiude le indagini sull'agenzia di rating. Cinque le persone coinvolte con l'accusa di manipolazione di mercato continuata e pluriaggravata. "Fornivano intenzionalmente ai mercati un’informazione falsa in merito all’affidabilità creditizia italiana, in modo da disincentivare l’acquisto di Btp e deprezzarne il valore Leggi tutto

Ricapitolando:

  1. Monti è legato a praticamente tutte le associazioni di stampo massonico e alle principali lobby dell'alta finanza, che controllano anche le agenzie di rating.
  2. Le agenzie di rating hanno manovrato CONTRO l'Italia, fornendo informazioni FALSE ai mercati sulla nostra attendibilità.
  3. Monti lavorava ANCHE per una delle più importanti agenzie di rating, Moody's.
  4. Grazie alla manipolazione delle agenzie di rating lo spread è salito a livelli vertiginosi = tassi elevatissimi per avere liquidità = tasse e aumento debito pubblico - e la situazione che tutti conosciamo.
  5. Per "risolvere" i problemi che hanno deliberatamente provocato, hanno imposto la nomina di Monti, che lavorava per l'agenzie di rating che ci hanno penalizzato (lavorava anche per i poteri dell'alta finanza che controllano le agenzie di rating)

E tutt'oggi l'Italia è costretta a pagare interessi altissimi (lo spread) per avere liquidità, un vero e proprio COMPLOTTO ordito a danno dell'Italia, che ha affidato il governo a un collaboratore della stessa agenzia di rating che stava remando contro di lei!

Le conclusioni:
Questa lunga - necessaria - premessa mi auguro che sia stata sufficientemente chiara, per cercare di decifrare la situazione, e sopratutto chi c'è dietro a tutto questo. L'Italia è vittima di un complotto, un feroce complotto, e i nostri politici anziché difendere i nostri interessi, si sono piegati a compromessi con questi poteri forti. Il fatto che Enrico Letta, vice-presidente del PD abbia partecipato al meeting Bilderberg di quest'anno, è piuttosto eloquente. Lo stesso Berlusconi, che inizialmente - nei giorni di Novembre, immediatamente precedenti alle sue dimissioni, quando "l'attacco" all'Italia era nell'apice - sembrava intenzionato a opporre resistenza, dopo che "i mercati" (controllati ad uso e consumo dei poteri descritti sopra) hanno fatto perdere 10 punti percentuali alla sua Mediaset in un solo giorno, ha dichiarato la "resa incondizionata", piegandosi a sostenere Monti - in cambio sicuramente di accordi personali - anche se questo gli è costato la PERDITA DI TUTTO IL CONSENSO che (incredibilmente) aveva mantenuto fino a quel momento. Tra l'altro, Mario Monti, presentato da tutti i politici e dai media come il "salvatore della patria" già in passato aveva fatto grossi danni all'economia italiana: danni che però, hanno rappresentato un beneficio per le lobby dell'alta finanza di cui Monti è emissario.

Ormai siamo un giocattolino in mano agli speculatori, incentivati anche dalle direttive dell'Unione Europea, che si stanno arricchendo sempre di più alle nostre spalle, con la complicità di quei politici che gli hanno steso un tappeto rosso, e cercano di farci sopportare tutto questo seminando paura (lo spettro di conseguenze economiche ancora più terribili), con discorsi fuorvianti ("è necessario" - "salva Italia" etc) e le solite promesse da marinaio di "ripresa" (ripresa che non ci sarà mai, ma sarà sempre peggio, almeno per noi cittadini... le grandi aziende hanno delocalizzato o stanno delocalizzando: non c'è lavoro, non c'è soldi.. QUALE RIPRESA PUO' ESSERCI?).

I poteri forti dell'alta finanza mirano innanzitutto alla nostra riserva aurea: alla quale punteranno "se non molto presto, abbastanza presto" - come ha dichiarato Nigel Farage in occasione dell'ultima intervista che gli ho fatto - ma anche AI BENI PUBBLICI ITALIANI: ad iniziare dalle percentuali di proprietà delle aziende che lo stato possiede ancora, fino al patrimonio immobiliare che l'Italia sarà COSTRETTA A VENDERE - anzi: a Svendere - per ripianare il debito pubblico. Nel frattempo, Monti ha varato - sta varando - varerà - altre leggi che favoriscono tutti i poteri forti citati in precedenza, da quelli economico-bancari alle multinazionali, proprietari della "grande impresa" e della "grande distribuzione", facendo chiudere i negozi dei cittadini, grazie all'oppressione fiscale e al calo dei consumi, che saranno soppiantati da centri commerciali o catene di negozi legate alle grandi aziende, che a capo hanno sempre gli stessi proprietari: le lobby dell'alta finanza. Svenderà la nostra sovranità e i nostri beni, con un occhio di riguardo per le caste: ormai credo che tutti si siano resi conto che Monti sta purgando solo i cittadini del ceto medio-basso: questo perché avere i potenti contro potrebbe nuocere al suo disegno, per esempio difficilmente i notai potranno dare contro a Monti, visto che ha abolito la "tariffa massima" e potranno guadagnare di più. Avere contro loro, non sarebbe stato semplice come avere contro gli operai della FIOM che si sono visti eliminare l'articolo 18... ci farà aderire alla fregatura colossale rappresentata dal MES, che è una DITTATURA ECONOMICA spacciata per fondo di stabilità - le manovre finanziare "salva Italia" in realtà, sono servite esclusivamente a rastrellare i soldi necessari per aderire ad esso...

Quello a cui stiamo assistendo oggi è la naturale prosecuzione del processo che è iniziato nel 1992, a bordo del Panfilo Britannia, come illustra l'articolo DOSSIER: Ecco quando è iniziata la crisi dell'Italia; era il 1992 sul panfilo Britannia

Si sta verificando TUTTO quello che aveva previsto il movimento "No Global", che è stato distrutto a Genova nel 2001: movimento composto da centinaia di movimenti di ogni estrazione politica e sociale perché non era composto solo dalla 'sinistra radicale' come pensano molti: al Genoa Social Forum avevano aderito Acli, WWF, Rete Lilliput, associazioni studentesche e altro ma all'opinione pubblica è stato dipinto in modo fuorviante, come se fosse composto solo da "punkabbestia" e scalmanati dei centri sociali più aggressivi. Movimento che faceva discorsi giusti, stava crescendo troppo rapidamente e per i potenti del mondo era troppo pericoloso. Con la sospensione dei diritti democratici alla quale il mondo ha assistito in quei giorni, è stato spazzato via. Purtroppo ormai di quel Movimento se ne parla quasi esclusivamente in chiave "violenze delle forze dell'ordine" al G8 di Genova, che innegabilmente ci sono state: i fatti della "Diaz" e di "Bolzaneto" sono emersi in tutta la loro gravità, dopotutto era inevitabile che accadesse. Anzi doveva venire fuori, perché se le violenze fossero state tenute nascoste e non fosse stato seminato il terrore, al G8 successivo probabilmente a manifestare ci sarebbero state molte più associazioni e persone: invece quel "Movimento" è finito li, a Genova, affogato nel sangue di Carlo Giuliani e di migliaia di persone pestate senza motivo. Le forze dell'ordine, "caricate" con la strategia del terrore di chi aveva messo in guardia gli agenti da minacce di ogni tipo, preparandoli come se fossero dovuti andare in guerra, sono stati esecutori materiali di quella che era una volontà che andava ben oltre, probabilmente, del governo italiano. Quel movimento doveva essere fermato. Personalmente nel 2001 avevo 20 anni, non ho partecipato alle manifestazioni e non ero un simpatizzante "no global". Il fatto che oggi stia accadendo praticamente tutto quello che avevano previsto l'ho appreso pochi anni fa, approfondendo, leggendo ciò che sosteneva quel movimento.

Il mondo è succube di una minoranza, un'élite composta da poche centinaia di potenti che dopo essersi appropriati del governo USA (1) stanno estendendo il loro dominio a tutte le altre nazioni del mondo, ad iniziare dalle nazioni europee e quelle che hanno in mano le materie prime. Laddove non possono conquistare il potere con le armi politico-economiche, lo fanno con le armi. Hanno in mano le redini dell'economia, dei mercati finanziari, industriali e del commercio: e stanno rastrellando a se tutte le ricchezze del mondo. Ma quello che vogliono non sono i soldi, ne hanno fin troppi. Quello che vogliono, è il POTERE: che senza dubbio è detenuto da chi è proprietario di tutto. E chissà che quei "complottisti", che sostengono che l'élite vuole instaurare un "governo mondiale", con una moneta mondiale - il tutto ovviamente gestito da loro - non abbiano ragione...

(1) J.F. Kennedy parlò di questi "poteri oscuri" che intendeva sconfiggere: ma purtroppo non c'è riuscito, ed è stato eliminato. E il suo successore annullò immediatamente l' "ordine esecutivo 11110" con il quale Kennedy consentiva al Ministero del Tesoro USA di stampare moneta senza il controllo della FED, la banca centrale USA - privata - che dal 1913 gestisce il Dollaro, dominando quindi l'economia statunitense.

Alessandro Raffa per nocensura.com

Di seguito 2 articoli di "Libero" sul fatto che Monti collaborava con chi ci ha voluto deliberatamente penalizzare..


PRESUNTO CONFLITTO D'INTERESSI

Il sospetto: c'è pure Monti dietro il ko dell'Italia che ha mandato via il Cav

Il premier ha avuto una carica in Moody's, l'agenzia che bollò l'Italia come Paese a rischio. Lui: mai occupato di rating

Il prof è stato nel Senior European Advisory Board dal 2005 al 2009. Insieme a Fitch e a Standard&Poors, Moody's è indagata dalla procura di Trani per manipolazione di mercato
Mario Monti membro del Senior European Advisory Board di Moody's. Cioè di una delle famose (o famigerate) agenzie di rating che a livello globale giudicano l'affidabilità economica di stati e aziende. E che, spesso, col loro giudizio a loro volta influiscono in modo determinante sul presente e sul futuro di quegli stati sovrani e di quelle aziende. Le stesse agenzie di rating che la procura di Trani sta indagando fin dal 2010, su denuncia dell'Adusbef e della Federconsumatori: le due associazioni si decisero a coinvolgere la magistratura dopo un report di Moody's del 6 maggio 2010 che concludeva etichettando l' Italia come "Paese a rischio". L'inchiesta si è allargata poi alle altre agenzie di rating Fitch e Standard & Poor's, anch'esse coinvolte in giudizi che hanno portato poi al degradarsi della situazione economica. Il giudizio negativo di Moody's fu uno dei tanti fattori che contribuirono a mettere in difficoltà il governo Berlusconi. Che sei mesi dopo quella pronuncia di dimise, lasciando il posto a Mario Monti e ai suoi tecnici. La carica di Monti in Moody's è stata confermata da Palazzo chigi, che però ha precisato che il Prof la occupò dal 2005 al 2009 senza mai occuparsi di rating di paesi o aziende.

http://www.liberoquotidiano.it/news/politica/1031694/Monti-Moody-s.html


SMASCHERATO

Monti lavorava per il nemico dell'Italia Libero lo costringe a confessare

Il premier: "Non mi occupavo di rating". Ora deve essere più chiaro: parla della segretissima (fino a oggi) esperienza nell'agenzia come se fosse il circolo della caccia

C'è voluto Libero per fare capitolare Mario Monti, che per la prima volta ha ammesso di avere lavorato quattro anni per l'agenzia di rating Moody's fra il luglio 2005 e il mese di gennaio 2009. Di fronte all'ipotesi avanzata da Libero che proprio Monti possa avere fornito da consulente dati a Moody's utili a bocciare i conti pubblici italiani e dare la spallata a Silvio Berlusconi per poi prenderne il posto, il premier ha ammesso a denti stretti e per la prima volta la consulenza più segreta della sua vita professionale.
 
Il prof minimizza - In un comunicato ufficiale di palazzo Chigi si cerca di circoscrivere temporalmente la consulenza, minimizzandone la portata: Monti non si sarebbe mai occupato di rating di paesi e imprese, e il suo impegno - contemporaneo a quello di presidente della Università Bocconi - si sarebbe limitato a "due o tre riunioni all'anno che avevano per oggetto scambi di vedute sulla integrazione europea e sulla politica economica dell'Unione Europea. Nel periodo in questione gli altri membri del Senior European Advisory Council di Moody's erano Hans Tietmeyer, ex presidente della Bundesbank, Francis Mer, ex ministro francese dell'Economia, Howard Davis, ex presidente della Financial Services Authority britannica, Leszek Balcerowicz, ex ministro delle Finanze polacco e Olle Schmidt, parlamentare europeo svedese".
Più trasparenza - Spiegata dal comunicato ufficiale di palazzo Chigi sembra un ristretto e prestigioso circolo della caccia. Si fa fatica a immaginare Moody's finanziarne i the con biscottini per la amabili conversazioni e relativi scambi di vedute fra ex. Costretto a fare trasparenza su una misteriosa consulenza, non sarebbe male a questo punto un po' più di trasparenza da parte di Monti. Quali documenti ha prodotto quel gruppo di consulenti? Ha scritto qualcosa anche Monti? Che giudizio dava sull'Italia quando parlava della convergenza europea? E intanto che ci siamo, magari è possibile sciogliere un altro mistero: perchè l'incarico di Moody's non è mai comparso nelle biografie ufficiali del professore? Perchè è tutt'ora nascosto anche nel profilo di Monti sul sito dell'Università Bocconi? Lì sono citati tutti gli incarichi pubblici e anche quelli onorifici. Sono citate (leggi) le consulenze con Goldman Sachs e con la Coca Cola. Che cosa faceva vergognare perfino la Bocconi su Moody's?
di Franco Bechis

sabato 22 settembre 2012

21 settembre 2012 Lettera di Davide Rosci a 5 mesi dall'arresto per i fatti del 15 ottobre

Lettera di Davide Rosci a 5 mesi dall'arresto per i fatti del 15 ottobre

UN PENSIERO PER TUTTE/I:

lL 15 ottobre del 2011 eravamo tanti a Roma ed eravamo convinti che qualcosa si potesse cambiare, eravamo determinati ed uniti nel chiedere un cambio di rotta al mondo politico affinchè la crisi del sistema capitalista, che si stava abbattendo su di noi, potesse essere arginata.
Quello che poi successe lo sappiamo tutti e non devo essere io a commentarlo o giustificarlo, ma tuttavia mi sento in dovere di dire a voi tutti che l'obbiettivo che quel giorno le menti dello stato perseguivano, lo hanno raggiunto. Sono riusciti a spaventare il popolo, soffocare ogni voce di protesta, isolare ogni dissidente e fare intorno ai movimenti terra bruciata, e tutto questo per spalancare le porte a coloro che da lì a neanche un anno di distanza, si sono resi i protagonisti indiscussi del più grande attacco ai diritti dei lavoratori ed i più grandi attori di una squallida stagione politica fatta di tagli, austerità e speculazioni finanziarie.
Uno di quelli che forse maggiormente ha subito l'ira cieca di questo stato sono io che, insieme ad altri compagni e compagne, si trova a scontare da cinque mesi precisi gli arresti domiciliari con l'accusa di devastazione e saccheggio (legge fascista!), per degli scontri di piazza architettati e voluti dalle forze del disordine.

Non sono con questa lettera a commiserarmi o chiedere di essere liberato, sappiano loro signori che quello che sto subendo mi dà come contrapasso forza e determinazione, ma a chiedere, con il cuore in mano, a tutti voi di riorganizzarvi nel più breve tempo possibile e in ogni parte d'Italia perchè è giunta l'ora di dire basta.

Basta piangersi addosso ed aspettare che dal cielo arrivi qualcuno a lottare per noi, basta sfogare la rabbia sui social network, basta vivere nell'indifferenza assoluta e attendere che tutto migliorerà come per magia.
Dicono che questo autunno sarà caldo, io me lo auguro perchè veramente non c'è più tempo da perdere dietro a questi tecnici, amministratori di passaggio nelle mani della BCE, pronti a compiere riforme inique e restrittive pur di calmierare il famoso spread ed i mercati finanziari, a vantaggio di una piccola elite di lobbisti e speculatori di borsa e il tutto a danno di noi cittadini.

E accade che mentre loro compiano una vera e propria macelleria sociale, piangendo lacrime di coccodrillo, essi si permettano anche di prenderci in giro dicendo che questi sacrifici ci faranno uscire dalla crisi, ma di fatto i loro provvedimenti non stanno portando ad alcun risultato, visto che gli indicatori economici sono tutti negativi.

Questo non lo dico io, ma i fatti!

La disoccupazione è aumentata, quella giovanile è ai massimi storici, i consumi delle famiglie sono peggiori di quelli del dopo guerra, milioni di persone sono al limite della soglia di povertà, un numero impressionante di nuclei campa solo con l'assegno della cassa integrazione, padri e madri sono costretti a bussare ai centri di assistenza per dare da mangiare ai propri figli, intere famiglie hanno dovuto rinunciare alla tanto attesa vacanza e godersi il meritato riposo per poter pagare la rata dell'IMU e, nonostante io sia convintamente comunista, mi sento di prendere posizione anche a favore di quelle migliaia di piccoli imprenditori e artigiani, che si trovano costretti a chiudere i battenti perchè strozzati dalle tasse e da un sistema bancario marcio che impiega i soldi ricevuti a tasso agevolato dalla BCE per l'acquisto speculativo di titoli di stato più remunerativi e sicuri. E' una vergogna!
Non riesco a capire cosa possa ulteriormente accadere per svegliare le coscienze di ognuno di noi e quindi con queste righe sono a chiedere alle persone di buona volontà,della parte sana di sindacato e partiti, quelli che ancora hanno sangue nelle vene, quelli che ancora si ricordano cosa significhi la parola uguaglianza e lotta al capitalismo e in generale a tutti voi, di aprire da domani una discussione seria e costruttiva, per creare insieme una piattaforma in grado di raccogliere e ascoltare le esigenze della popolazione, che sappia opporsi con forza alle politiche neoliberiste e sopratutto che riesca a portare di nuovo le persone in piazza.

A questo proposito propongo di fare come in Canada (Quebec) e scendere nelle piazze a cadenze mensili, magari ruotando di regione in regione, per far sentire il fiato sul collo a costoro, affinchè le loro scelte politiche siano indirizzate alla soddisfazione dei bisogni di tutti e non delle esigenze di pochi.
E' arrivata l'ora di essere uomini e fare quello che i nostri nonni e i nostri genitori hanno fatto per noi immaginando un futuro migliore. E' ora di lottare per noi e per ricostruire un paese dove poter crescere e avere fiducia in un futuro migliore.

Che la crisi diventi rivoluzione.
Scusate se mi sono dilungato, ma non riesco a condividere questo stato di rassegnazione e restare a casa in silenzio.
Un abbraccio a tutte/i
Davide